Like a storm again
You think I got my eyes closed but I'm lookin' at you the whole fuckin' time...
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Post n°283 pubblicato il 18 Marzo 2008 da diaboliKla
La sala d'attesa era semivuota. Di lì a poco avrebbero aperto il cancello d'imbarco e un aereo l'avrebbe riportata a casa. Novembre, freddo intenso, dentro e fuori l'aeroporto. Soprattutto dentro, nel profondo dell'anima, e in superficie, sull'orlo degli occhi gelide lacrime immobili come stalattiti. L'Ipod mandava la stessa canzone da ore, da quando aveva lasciato la gelida città, una nenia incapace di chetare il frastuono dei suoi pensieri e di coprire il lamento del cuore chiuso in un fazzoletto. Il viaggio non era andato come si era immaginata, tornava a casa con la valigia piena di tristezza e un copione che avrebbe dovuto recitare a memoria. Era brava a recitare, ma stavolta non le piaceva la parte, l'intera sceneggiatura, a dire il vero, lasciava a desiderare. La fotografia, al contrario, era di quelle che meritano un premio... lo scatto a colori di una città inondata dal sole e paralizzata dal freddo e la sua figura in bianco e nero, piegata da una notte insonne, solitaria in una via piena di gente. Lei sfumata, lei confusa nel suo stesso grigio. Fotografia che era riuscita a catturare la pesantezza di parole che non avrebbe mai voluto ascoltare, e che come il gelo di novembre non avrebbe mai dimenticato. Il fluire della gente verso il cancello d'imbarco le suggerì che ora di andare e un devastante raggio di sole la raggiunse attraverso l'ampia vetrata, quasi a volerla accompagnare a casa. Nascosto da grandi occhiali scuri che a stento riuscivano a coprire tutto quel dolore il suo sguardo cadde sulla carta d'imbarco. Su quel pezzo di carta lucida c'era il suo nome e una data, e una sensazione improvvisa di calore e bruciore le attraversò la pelle, come un ago che incurante del male procede nel suo tatuaggio, un dolore che non si dimentica, un segno indelebile. Dolore su dolore, fu costretta a spegnere la musica che ormai da ore anestetizzava il cervello e ad incamminarsi, attenta a non inciampare nel desiderio di tornare indietro e spegnere una volta per tutte anche il sole, che ormai aveva sciolto ogni suo respiro. ... Ci sono canzoni che, |
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