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Creato da: Lucien.Chardon il 26/03/2009
C'è un grande prato verde...

 

 
« Che fa, conta tutti?A me gli occhi, please! »

Perchè ricordiamo certe cose e perchè altre le dimentichiamo?

Post n°461 pubblicato il 07 Agosto 2013 da Lucien.Chardon

 

Nel 1929 i contadini Bresciani decisero di abbassarsi il salario e alzare l'orario di lavoro,  accogliendo l’accorato invito dei gerarchi,    spinti, a loro volta, dall’amore verso il Duce.

Li seguirono i contadini di Pavia, persuasi  dalle parole appassionate del locale  gerarca, uomo estremamente ambizioso, vile e privo di fantasia.

E da lì in poi fu una gara tra gli infervorati e commossi contadini di  tutta Italia ad abbassarsi il salario per mostrare al duce quale fosse la misura del proprio attaccamento alla patria e all’ideale.

Una sera in cui era più magnanimo del solito,  il Duce pensò bene che occorresse dare una mano a quei poveracci dei fittavoli, alzando  il potere d’acquisto dei loro salario reso miserrimo dall'amore e  dalla salda fede nell’ideale fascista.

Ragion per cui impose, attraverso vie traverse,  anche ai proprietari terrieri di abbassare i loro canoni  per l’affitto dei terreni.

Fu allora che i latifondisti insorsero e la faccenda così arrivò alla Corte di Cassazione la quale dichiarò illegale la misura varata dal fascismo ai danni dei proprietari.

Ovviamente la stessa cosa non avvenne per i contadini i quali continuarono ancora per un po' a stringere la cinghia.

Questo racconta Gaetano Salvemini in uno scritto che lessi diversi anni fa e che mi è ritornato in mente stasera.

Il problema è che  (porca miseria!)  non riesco a ricordare dove ho messo la chiave del cancello stamattina...

Bah misteri della memoria!!!




 

 
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