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Post n°621 pubblicato il 30 Gennaio 2024 da Lucien.Chardon
Sto finendo di leggere un'edizione bilingue (inglese e italiana) di un romanzo di Agatha Christie e ne sto ricavando un certo piacere, sebbene non sia la mia scrittrice preferita. Ho acquistato il libro per caso. Ciondolando nella libreria di un centro commerciale, per ingannare il tempo di un'attesa forzata, scoraggiato dai best seller di Vannaci e del militare anonimo (che sospetto essere lo stesso Vannacci o uno del suo entourage), ho optato per i classici in edizione bilingue, rammaricandomi della mancanza di Dickens, al solo scopo di rispolverare il mio inglese. Invece, il libro si è rivelato uno strumento utile per confrontare due culture, apprezzare certe sfumature che spesso sfuggono a una traduzione, sia pure fedele e attenta. Allego canzone terapeutica
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