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Il Mo(N)do nuovo
Post n°1 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da InSpiral
Un saluto a tutti, siamo gli InSpiral. Siamo un gruppo che fa musica propria, abbiamo età e percorsi differenti. Ognuno di noi è nella musica da abbastanza tempo, e nonostante tutto è come se fosse la prima volta. Non riusciamo a definire un genere, anche se il post rock, il progressive, le componenti elettroniche e il metal sono quelle parole che forse si avvicinano di più se le si mette insieme. Così, per essere anche franchi da Facebook e Twitter abbiamo deciso di aprire un blog. Guardandoci intorno abbiamo notato una cosa: che se dovessimo provare a portare il nostro lavoro a voi amici avremmo due possibilità: la prima è quella che vede il metodo classico. Produttori, etichette, distributori, editori. Stiamo parlando di morti. Di morti che camminano e che stanno cercando affannosamente di raccogliere le ultime briciole del loro impero che sta cadendo. Voglio raccontarvi una storia. Anni fa c'erano le major, le grandi etichette, cose come Emi, BMG, Sony, Universal. Vendevano i cd. Il cd che ha un costo in produzione di meno di 2€ alla fine sui bancali dei negozi lo pagavate 20€. Ci doveva sopravvivere il commerciante, ci si doveva arricchire la SIAE e i suoi baroni, e la casa discografica si comprava i tuoi diritti. Poi un giorno è arrivato internet e Napster. A quel punto le case hanno accettato di vendere la loro musica in formato digitale sui vari iTunes e simili, a un prezzo imposto: circa un dollaro. Hanno comunque imposto che ci fossero dei diritti di riproduzione che impedivano il trasferimento di quella musica oltre un certo numero di dispositivi: i DRM (Digital Right Menagement). Di colpo la situazione è cambiata: a chi servono i promoter? Puoi raggiungere oggi in due ore su un social network il triplo delle persone raggiungibili in un mese da un promoter prima del computer. Il cd come supporto è sorpassato, certo, lo si può stampare come totem per chi vuole un ricordo, per chi è legato alla fisicità del pezzo, per chi viene ai concerti e lo chiede, ma non puoi pensare di guadagnarci. Ma questo ha portato anche a una quantità di musica talmente grande da non poter essere apprezzata, si ascolta troppo al volo, deve arrivare subito. E questo ha portato anche gli ascoltatori a un bombardamento auditivo che satura dopo poco. Per questo noi InSpiral non impazziremo a cercare un'etichetta. E sempre per questo non riempiremo le caselle di posta dei nostri fan con eventi, video, comunicazioni. L'essere meno visibili di altri è una precisa scelta, perchè pensiamo che se la nostra musica vi piace ogni tanto ci verrete a trovare, la condividerete, ne parlerete. Perchè capirete che anche se non vi piace la musica è fatta bene, col cuore e con la testa, coi nervi e coi muscoli, per farla diventare come l'acqua. Per farla passare sotto la porta, nei tubi, farla entrare nei muri, nel legno. Ciao e Grazie. |