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Ho sempre detestato il natale, perchè mai come in quel periodo dell'anno diventava lampante la nostra povertà.
Non c'erano regali sotto l'albero che aspettavano di essere scartati, e quando tornavo a scuola mentivo per non sentire il peso dell'umiliazione di non avere nulla.
Mio padre ci ha abbandonati molte volte e in molti sensi, io che da piccola lo amavo comunque mi svegliavo il giorno di natale sperando che ci fosse, che avesse un regalo per noi, desideravo, ma non ho mai osato chiedere.
Nel suo vagabondare in luoghi sempre più lontani dal nostro cuore ha finito per smarrire la strada di casa.
Rimanevamo noi come piccoli cuccioli attaccati a mia madre, rimanevamo soli e il desiderio di riscatto si faceva sempre più insistente.
Vorrei aver fatto di più per lei, vorrei poter fare di più.
Prima di ripartire le ho lasciato dei soldi ha cominciato a piangere, dicendo che avrebbe voluto darmi di più, ma che non è stato possibile.
Eppure sento che non mi è mancato niente, che l'amore è stato tanto e che non mi sono mai sentita abbandonata da lei.
Piccola, ma forte come una roccia.
L'ho abbracciata forte.
La felicità che mi appartiene nell'averla nella mia vita è fatta di purezza, di sentimenti forti come lei.
Mai come ora non ho avuto bisogno di altro.
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