Parole

Ma per fortuna che non tutti fanno parte del gregge di caproni che segue le tendenze del momento, rese sempre più accessibili dai canali di conoscenza di massa e accettati sempre più dalla moderna ed acculturata civiltà. Ma che fine ha fatto l'amor proprio e la capacità di distinguersi gli uni dagli altri per le singole peculiarità caratteriali ed intellettive? Ma ben venga la diversità e soprattutto la determinazione nel non aggregarsi alla massa, altrimenti dove starebbe il piacere del vivere quotidiano?

fortunatamente la vita non è solo droga, alcool e allucinogeni, ci sono persone che pur non vedendo appagati tutti i loro bisogni, hanno ancora una lucidità ed una sensibilità tali, da riuscire a cogliere quelle sfumature che rendono piacevole il vivere. se si perde pure questo, allora tanto vale farla finita...Dani ;-)

........son qui tra le tue braccia amor avvinta come l'edera.....

Ops, mi è scappata una A di troppo, per cui rettifico: Nilla Pizzi ^_^

So quanto siano profondi il tuo ragionamento e il tuo sentire che ti hanno spinto a scrivere questo post, ma credimi se ti dico che non riesco a smettere di sorridere pensando alla colonna sonora che ci metterei sotto, perfettamente in tema. Ti dico solo la cantante.... Nilla Pizza ^_^

La cortesia lasciamola sul luogo di lavoro, lì di sorrisi di plastica se ne devono già fare molti... e non mi sembra questo il caso ^_^

Non vi è cosa migliore di un sorriso, sempre che non sia di cortesia.

Amarezza: un fiume che scorre cheto all'interno del nostro animo sempre alimentato dal ricordo. L'odio verso una persona ti brucia, ti consuma ma è definito nel tempo: prima o poi si trasforma in indifferenza, se ne perde traccia. L'amarezza no, quella rimane anche a distanza di anni e la si associa inderogabilmente alla persona che l'ha causata senza possibilità di appello. E' una sensazione di sconfitta tremenda, soprattutto perchè nasce nella maggior parte dei casi da un profondo amore che è stato scarnificato a stillicidio e privato di ogni sua più pura essenza... Si percepisce molto nel tuo blog questo tacito urlo che tu lanci in solitudine... Lasciati cullare per qualche istante da ricordi positivi, densi di affetto e gioia sinceri; anche se solo per un momento, il peso che ti porti dentro sarà alleviato. Io provo ad aggiungere un grande sorriso (dicono che i miei siano portentosi - ambasciator non porta pena -) e chissà mai che possa fare effetto? Fede

Una così bella poesia, ricca di amore e di nostalgia così tacitamente bruciante dentro, così bruciante come la consapevolezza di non poter vedere più queste persone care nonostante il desiderio, mi fa pensare ai genitori che non ci sono più ma che, come stelle comete, hanno lasciato una scia indelebile nel nostro cuore che brilla e pulsa in ogni momento triste o gioioso della nostra vita. Manca solo la tangibilità della condivisione, ma nel cuore, nell'anima e nei pensieri essa continua ad esistere e a compiersi. E' lo stesso che succede a me da ormai 3 lustri e mai il tempo mi permetterà di farci l'abitudine o accettare il verdetto.....

Il volto è solo l'ultima delle maschere indossate? Ritengo lo spazio fra le parole un verbo infinito... è bello pensare a un volto e a quante cose decadono in sua assenza!