A MIO PADRE
Muro dietro le spalle
a far da scivolo
al mio svilimento
Mi accompagna il ricordo
a quel crepuscolo,
quando lasciai le scarpe
sopra il molo
e le mie vesti appese alla speranza
che quel cielo in commiato
alimentava
E mi feci pioniera
di virgole smarrite in mezzo ai “forse”
Adoperata a sistemare i “come”
i “quando” i “casomai”
gli “avrei potuto”…
Ma tornata sul molo a mani vuote
non trovai più le scarpe
e il cielo pure
si defilò portando via le vesti
Mi lasciò solo guizzi di speranza
a cui rivolgo occhiate
ancora adesso
mentre azzanno feroce
un vuoto da colmare
Inviato da: NonDiQui
il 22/04/2007 alle 14:10
Inviato da: voiomanoposo
il 21/04/2007 alle 23:56