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Post n°2 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da sanimo
Belmonte non è proprio il mio paese, è dove è nata mia madre.......è un posto particolare....c'è pochissima gente d'inverno, e l'estate negli ultimi anni non è che aumenti tanto di più!! quando ci vai vedi sempre le stesse persone, fai le stesse cose.....ma è proprio quello il bello....il silenzio, la familiarità con tutto e tutti.....la sensazione di quiete.......per non parlare poi del bere e del magiare che non guasta mai!!!! Per non far torto però ad un posto che la sua storia comunque sia ce l'ha, inserisco qui alcune notizie ed alcune immagini così se a qualcuno che passa di qui venisse la volgia di vedere in posto nuovo...........a Belmonte farebbe sicuramente bene.... Le origini di Belmonte in sabina risalgono probabilmente ai primi anni del XIII secolo, va detto che alcune testimonianze letterarie parlano di una città romana di nome Vatia o Batia, che sarebbe esistita nello stesso sito del paese. I primi documenti che attestano l'esistenza di un "Castrum Belmontis" sono costituiti da due bolle di Papa Giovanni XXII e si riferiscono alla controversia sorta per il possesso del castello tra i fratelli Napoleone, Braccio e Giacomo "De Romangia". Passato per transazione ai Cesarini, dopo che i Brancaleoni erano stati inquisiti e prosciolti da Papa Paolo II (1468) "per fatti contro la Chiesa Romana" il Castello dovette subire nel 1483 l'assedio cruento dei reatini chiamati dai massari locali ribellatisi all'autorità di Gabriele Cesarini. Lo stesso può consolidare il possesso della "serra" ottenendo nel 1501 la protezione dì Papa Alessandro VI. Nel corso del XIX sec. Belmonte conosce un forte incremento demografico passando da 836 abitanti a 1108 nel 1853 (documento censorio). Tuttavia nel 1858 scoppia una epidemia di tifo che uccide in breve più di cento persone, il 10% della popolazione, infierendo esclusivamente nel centro abitato senza toccare le frazioni vicine, sintomo di un inquinamento dell'acquedotto che riforniva solo Belmonte. Porta d'ingresso fortificata (sec. XIV) |
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