Instabile

Nebbia.

Nebbia. Come fosse l'unico motivo per cui uno si sveglia la mattina. Nebbia. Nulla di più. Forse la vita non è tutta qui, ma con tutta questa nebbia la mente si confonde facilmente. Come fosse ipnotizzata dai pensieri. Nebbiosi. Pensieri nebbiosi, come in una pigra mattina di Novembre. Una di quelle in cui si possono contare senza problemi i sogni che si sono fatti la notte. Come fosse una vita che non ha praticamente più niente da dire. Come un sogno che sta per finire.
Come sopravvivere ad una mattina di Novembre. Una di quelle in cui il silenzio, peraltro d'oro, diventa davvero assordante. Desolante in tutta la sua grandezza. In tutta la sua silenziosa solennità. Desolante. Sconcertante. Reale come mai nessun'altra cosa lo sia stata. Nebbiosa. Una triste e silenziosa mattina di Novembre.
Vorrei portare con me tutti i sogni di una notte. Ma non sono i sogni quelli che fanno la differenza. Non sono loro. Sono le persone. Le persone silenziose in una notte senza stelle sono loro. Le stelle della città. Quelle silenziose. Quelle che non si vedono se non le cerchi. Quelle che, domanai, saranno solo un ricordo lontano. Quelle che non avevano niente da dire. E non lo avranno nemmeno domani.
Nebbia.