Se son fiori . . .

Onesti e gentili

Al contratio di quanto pensavo, esistono ancora persone oneste e gentili.
Ieri mia mamma ha ricaricato il cellulare inserendo come ultimo numero un 8 invece che uno 0, così la ricarica è andata ad un'altra persona.
La mami, che di cellulari ne sa poco e nulla, è corsa da me (buttandomi giù dal letto) per provare a recuperare il danno fatto.
Non mi restava altro che chiamare la persona che aveva ricevuto la ricarica di € 50,00 e sperare che non mi mandasse a quel paese.

Con mia sorpresa mi sono imbattutta in un gentilissimo signore di Meda, il quale non solo mi ha ascoltata con attenzione e mi ha creduta, ma ha provveduto immediatamente a verificare, ha richiamato mia mamma e le ha fatto immediatamente una ricarica di pari importo.

Forse non dovrebbe esserci nulla di cui stupirsi, ma coi tempi che corrono sinceramente non mi aspettavo tanta disponibilità, è stato bello constatare che ci sono ancora persone gentili ed oneste.

Altro giro, altra corsa

Ore 6.30, Mimmuzzo strofina il suo musetto contro il mio.
Non ne voglio sapere di alzarmi, prendo Mimmuzzo e gli faccio fare il  volo del letto.
Lui torna, spinge con il musetto con i l mio viso "forza pigrona mi devi dare la pappa!!"

Altro giorno, altra corsa.
Sono pigra questa mattina e dopo aver dato da mangiare ai gatti e preparato la mia colazione, torno a letto a farla, mi piace viziarmi.
Ho già 5 sms sul cellulare.
Guardo il tg.
Guardo l'armadio pensando a cosa indossare e penso che vorrei solo richiudere gli occhi e riposare.

Altro giorno, altra corsa.
Sono già in macchina in direzione Milano.
Jeans, camicia bianca e trench in renna.
Immancabili gli occhiali da sole.
La musica è alta nell'abitacolo della mia macchina, ascolto Hotel Costes Vol. 4, così alta che non mi accorgo che il telefono suona.

Ed è così che arrivo a Milano, accompagnata da una telefonata che dura tutto il viaggio.
Non una telefonata di piacere  ma di lavoro.
Altro giro, altra corsa.
E' così quando ti danno un BlackBerry, è così qui.
Spariscono le telefonate di piacere e si è sommersi da quelle di lavoro.
Ma questa è un'altra storia ... anche oggi sono arrivata all'11° piano.
Altro giro, altra corsa.

Volantinaggio

Ore 6.30 Mimmuzzo è ancora lì che strofina il suo musetto contro il mio.
Non ho voglia di alzarmi.
Mi stropiccio, allungo una mano per prendere il gatto e portarlo vicino a me.
Lo riempio di baci, è morbido come un peluches, lui fa le fusa ma poi fugge, vuole la pappa.
Felindo è ancora appollaiato ai piedi del letto.
E' l'ora della colazione, per tutti.

Avete mai volantinato?
Io sì, da un anno a questa parte lo faccio spesso.
Quasi sempre dopo cena, con i jeans e le scarpe da ginnastica per essere comoda e veloce.
Questa mattina però ...

Suona il campanello.
"S. sono io!"
Lei arriva in jeans ed anfibi, giubottino leggero primaverile.
Mentre finisco di prepararmi la invito ad accendere la macchina del caffè e a farlo anche.
Sono quasi pronta, dobbiamo solo imbucare un paio di "giornalini" e poi possiamo partire per Milano.
Sono pronta.
Scarpa con il tacco, gonna leggera e golfino di contone.
Si parte! E' stato solo allora che ci siamo accorte che tutto il volantinaggio fatto da lei ieiri non era servito a nulla, non tutto il materiale era stato imbucato, tutto da rifare.

Avere mai volantinato con i tacchi alti???
Alle 8.15 di questa mattina, tutta in tiro, volantinavo sui trampoli per le strade del mio paese con conseguente mal di piedi!
Secondo me pensano che son matta ;)

Servizio fotografico

Ore 6.30 il musetto di Mimmuzzo si strofina contro il mio.
Puntuale come tutte le mattine ...
Io un pò meno. Non  ho voglia di alzarmi, nè di andare a Milano.
Invece dopo poco mi ritrovo in autostrada, solito tram tram ...
Solito ufficio, solita giornata incasinata, mi girano subito i coglioni appena ci metto piede. Alè!

Con tre caselle di posta elettronica aperta e i telefoni che suonano apro facebook, sì sì anche io come tutto il resto del mondo ho un account lì, e ci trovo la sorpresa!
Sulla mia bacheca troneggia l'articolo di un giornale online che ha un mio servizio fotografico a seguito!! Figo!! Il mio primo!!!

Si ringrazia per le foto S.M.

Son soddisfazioni  ;-)

Festa di primavera

Ore 6.30, il musetto di Mimmuzzo puntuale come ogni mattina si strofina contro il mio: "Sveglia pigrona è l'ora della pappa".
Lui non ha sabati nè domeniche e poco importa se la notte prima io sono crollata su letto ed andrei ancora avanti a dormire, per lui è l'ora della pappa-
Così, ne approfitto anche per preparare la mia di colazione che consumerò rigorosamente a letto.
Sarà perchè mi è sempre piacuto dormire o forse perchè in questo periodo sono stanca, ma consumato il mio piccolo breakfast mi riaddormento.
Sono le 11.00 quando finalmente schido dal letto. C'è la festa di primavera oggi in paese e con gli altri sono d'accordo che andiamo lì a mangiare, mi devo lavare, vestire e preparare.

Con il pensiero sono ancora alla Triennale, ieri sono uscita ufficialmente per la prima volta a fare un servizio fotografico, convinta tra l'altro che quel tipo di cose che avrei dovuto fotografare, neanche mi piacessero.
Invece mi son dovuta ricredere, seppur non amo affatto il desing moderno, la mostra die ieri mi è piacuta molto e credo ne sia uscito anche qualche scatto interessante.
Ma ecco che puntuale come un orologio svizzero alle 12.30 arriva L. insieme da M. a prendermi per andare alla festa di primavera.

Fa caldo oggi ed indosso un completo di lino nero, pantalone e camiciotto a mezza manica, si sta benissimo al parco, il sole non è troppo caldo e la gente gira tra le bancarelle volentieri.
Noi ci fermiamo davanti al banco delle salamelle!
Patatine, panino e salamella e birra, mi son sempre piaciute e trovo siano una delle "chicche" delle feste di paese.

Gente ce nè, anche il vice Sindaco viene a salutarmi ...
Mangiamo, beviamo, chicchieriamo. Bella la vita di paese dove tutti si conoscono e passi più tempo a salutare che altro.
Bello uscire di casa in una giornata di sole, in mezzo al verde e alla gente che ti saluta.
E' bello non essere estranei uno con l'altro.

Dopo 2 anni

Fa caldo oggi.
Ho spento la mia ultima sigaretta 16 giorni fa, forse è per questo che son tornata?

Bisogno di far sapere al mondo che finalmente anche io ho affrontato la paura che qualsiasi fumatore teme di dover affrontare?

O forse semplicemente son tornata perchè credo di dover dire ancora qualcosa?

Oppure debbo ringraziare qualcuno di avermi ricordato che ho un blog?

Non lo so, davvero ma qui sono, se di passaggio o permanente, ancora non lo so, come ancora non so bene ciò di cui vorrei parlare, avrei troppo da raccontare.

Se dua anni fa, imbastivo i post di giornate impegnate, oggi dovrete correre ai 100 all'ora insieme a me per starmi dietro perchè spesso mi perderete di vista o io voi.

Pronti? ... si parte!

Stati d'animo

A volte accade e non ci posso fare nulla.
Mi prende un nervoso, ma un nervoso che spiano chiunque mi capita a tiro.
Oggi, è stata una di quelle giornate.
Iniziata malissimo non appena ho aperto la porta dell'ufficio.

E' che poi, io le cose le prendo a cuore.
E mi sbatto anche per trovare una soluzione, e un pò se devo dirla tutta, mi fa incazzare che mentre mi invento numeri da circo per tamponare la situazione, mi si rida in faccia.
Certo, io sono abituata a risolverli i problemi, è questo ciò che faccio da anni.
Ma una risatina di meno ogni tanto ...

Perchè poi, con il mal di stomaco ci sono rimasta io per tutto il giorno e tutta la sera.
Ed anche la pizza mangiata da "Spizzico" prima di andare in "riunione" questa sera, faceva schifo.

Mi vien da dire ... ma chi se ne frega.
Forse, anzi sicuramente, non mi prendo così a cuore neppure i miei di problemi.
Perchè io, sono abituata ad affrontarli e non a crearli.

Domani è un altro giorno ... così si dice ;)

Serenità

Non ce la facevo più.
Anche se non completamente guarita, oggi sono uscita.
Ho pensato di coprirmi bene vista la giornata serena, ma non era poi così freddo, tutt'altro.

In macchina avevo uno di quei cd che suonano canzoni d'amore.
E' così che sono arrivata al lago, con la mente libera ed il cuore aperto. Mi sembrava di partire per un viaggio. Con la musica del Jack Daniel's in sottofondo.

Ero convinta di essere una delle poche, pochissime persone, che  si reca al lago al sabato pomeriggio.
Mi sbagliavo.
Con stupore ho trovato le rive ricolme di famiglie con i loro bimbi che davano da mangiare ai cigni.
Altre invece, semplicemente facevano un pic-nic sul prato mentre i bimbi correvano e giocavano.
Coppie. Mio Dio quante coppie innamorate e sognanti ho visto sulle panchine di quel lago.

Ed io.
Io camminavo, osservavo, a volte sorridevo tra me e me assaporando tutto.
Il vociare della gente, i colori della natura, lo splash dei remi dei canottieri che si allenavano, odori e sensazioni.
Immagazzinavo quanto più possibile.
Poi un sms:
[aperitivo in centro più tardi?]
[No. Non sono dell'umore. Grazie :)]

Non ero dell'umore semplicemente perchè stavo bene così. Non volevo rovinare l'attimo con la mondanità della città.
Persa tra i miei pensieri e con il rumore dei miei passi sui sassolini del sentiero che mi riportava alla mia macchina.
Ero serena.
Tanto.
Tornando, ho intravisto una coppia abbracciata, baciarsi lungo la pista ciclabile.
Li ho osservati con un pò di "invidia". Li ho seguiti con lo sguardo finchè il percorrere della macchina me l'ha permesso.
E' stato allora che si sono sciolti dal loro abbraccio, è stato solo in quel momento che ho potuto notare che avranno avuto l'età dei miei genitori ... fantastici.

Ah la vita ... lo dico sempre, dietro l'angolo c'è sempre qualcosa che ti aspetta.
Me lo sentivo che sarei dovuta uscire oggi e dietro l'angolo ho trovato una giornata da favola.

KO!

Ebbene sì.
Fuori splende il sole ed io sono messa a KO da un'influenza che non mi abbandona dalla metà di dicembre.
Ma la cosa che più mi fa girare le palle è che NON RESPIRO!!

Sono in apnea da giorni ormai.
Non ne posso più.
Voglio guarire!!!
Vorrei tornare a respirare e a dormire!

Tu

Era un venerdì pomeriggio di sole, ad esattamente un mese da quando i nostri occhi si erano amati  l'ultima volta.

L'odore del pesce aleggiava per la cucina, l'acqua scorreva attraverso le mie mani felici. E' stato allora che sei entrato, più sornione e felino dei miei gatti, hai attraversato la cucina e mi hai abbracciata stampandomi un bacio sul collo.
Ridevo e mi lasciavo strapazzare.

L'acqua ha continuato a scorrere ... per ore.
I miei riccioli sono diventati tuoi ed i tuoi occhi sono diventati miei.

Il letto, la nostra sala da pranzo, e le birre fiumi di racconti nei quali ci siamo tufatti e riemersi in continuazione per qualche ora.

Poi, tutto è diventato azzurro ... Ancora.

Lentamente

Come le gocce che scivolano lungo il vetro, lente.
Con la stessa delicatezza e morbidezza.
Piano piano.
Le stesse gocce che osservavo guardando fuori dal finestrino, con occhi appannati dal piacere o forse solo confusi.

Tic-tac.
Lo stesso viaggio lento che fa la goccia, questo è ciò che fai.

Tic-tac
Tic-tac

Arriva il temporale, ed allora non sono più gocce lente quelle che scendono, no.
E non distinguo più neppure le vetture che stanno in coda sotto una pioggia impetuosa.
Sposto lo sguardo dal finestrino, impossibile guardare fuori ormai, è tutto annebbiato ed appannato, il temporale ha preso il sopravvento, ma come nei migliori dei sogni, ho un mare azzurro cielo in cui tuffarmi e perdermi, anche solo per qualche istante ... lentamente.

- 1!!

E' stato così che ho iniziato a pensarci, guardando attraverso il vetro appannato della mia camera da letto.
E' trascorso un anno, e non è cambiato molto.

Tiro le somme.
Ormai ho l'età per farlo (uhm).
Tiro le somme e mi chiedo quando finalmente mi deciderò a dare una svolta alla mia vita.

Ho lavorato tanto in questo ultimo anno e credo di aver lavorato anche bene. Mi sono divertita un pò meno dello scorso.
Mi sono concessa poche pause, poco tempo libero e qualche passione.

Ho però incontrato persone che hanno acquistato sempre più importanza all'interno della mia vita, ed altre davvero molto interessanti.
Sto costruendo una casa nella quale mi ritroverò e cercarmi da sola ed a chiamarmi con il megafono, tanto è grande.

E poi, ci sono gli uomini. Facciamo che quest'anno saltiamo l'argomento?
Che ne dite?

Bene, cara befana che ogni anno bussi alla mia porta, non so se mi porterai carbone o caramelle, ma un pò di giudizio non mi farebbe male e se così non fosse, vabbè sono contenta ugualmente perchè in realtà, non mi manca niente.

Il mio presepio

Ve lo ricordate il mio concorso di presepi per bambini?
Oggi avrebbe dovuto esserci la premiazione.

Mi hanno detto che questo è l'anno del capricorno ... come inizio non è male.

Causa neve, ho fatto slatare tutto. Bimbi, premianti, gruppi che dovevano esibirsi.

Insomma non è che sono proprio contenta!

Auguri

Eccoci qui.
Io, Felindo e Mimmuzzo, auguriamo a tutti ...

Buon 2008!!!

E speriamo sia quello buono!
S.

Una dedica speciale

Uno dei regali che più ho apprezzato di questo Natale 2007, è stata una dedica che mi ha scritto una collega di lavoro.
Mi ha commossa e vorrei condividerla con voi, che mi conoscete solo per ciò che vi racconto io di me, ma non per come mi vedono gli altri.

E' sicuramente una bella persona
Alta, sinuosa e con una splendida chioma
Ha una voce suadente
E al telefono incanta la gente
si fa notare ma non perchè ne ha l'intenzione
ma perchè si conosce bene e sa quello che vuole
E' una che di solito non si sbottona
Ma niente dimentica e niente perdona
E' una che sa aspettare
Il momento giusto per fartela pagare
Lei ha tenacia e pazienza
E attende il momento giusto con prudenza
Mi piace perchè è sicura
E alle volte sì, fa un pò la dura
ma il suo istinto è anche incline
A quello di un felino, sua anima affine
Sa esser sorniona ma determinata
E' un pò strega e un pò fata
Sa fare di tutto e mai si tira indietro
Ma quale sarà il suo segreto?!
Si pensa che non abbia difetti.
E chi lo dice? Mica siamo perfetti!!!
Fuma come un turco e beve un sacco di caffè
Quando assume caffeina e nicotina lavora anche per tre!
Ma è arrivata l'ora ed è sacrosanta
di farti gli auguri cara S......

Natale è passato

Avete presente le pubblicità del Mulino Bianco?
Ieri ho trascorso il Natale un un'atmosfera molto simile.
Eravamo in 15. Salone addobbato, musica natalizia di sottofondo, camino acceso e noi sembravamo i folletti di Babbo Natale.
Ad uno ad uno ci passavamo piatti e portate, bottiglie e bicchieri, tutto per apparecchiare questo enorme tavolo pieno di cose squisite.

E' trascorso così il mio Natale, tra le decine di pacchi dei nipotini, giochi che emettevano ogni tipo di suono, carte da pacchi ovunque, nastri, luci colorate.
Non son mancate le risate, le chicchiere di famiglia e ... insomma tutte quelle cose lì.

Un film.
Un bellissimo film natalizio.
Natale è passato.

Buon Natale

Non ho abbandonato il blog, nè mi sono dimenticata di voi.
Ho solo dovuto attendere che l'influenza mi cogliesse e mi costringesse un paio di giorni a letto.
Ora ho il tempo per dirvi che vi penso, che mi mancate, ma soprattutto visto il mio ultimo post, nel quale parlavo di atmosfera natalizia, per farvi i miei più cari auguri.

Buon Natale

Agli amici di sempre,
A chi mi è stato vicino,
Agli amici lontani,
A chi mi ha fatta ridere e mi ha riempito le giornate di allegria,
A chi ancora non mi capisce ma vorrebbe farlo,
A chi passa di qui per puro caso.
A chi mi ricorda sempre.

Buon Natale amici miei.

Ritorno al Natale

Tre anni di buio.
Tre anni in cui, dall'8 dicembre circa al 6 gennaio, non stavo bene con me stessa.
Tre anni di festività natalizie sofferte e non vissute.
Un rifiuto.

Anche quest'anno ero pronta a denti serrati ad affrontare le feste in arrivo con il mio bel scudo in mano per difendermi.

Invece, mi hanno presa alla sprovvista.
Il sapore del Natale è tornato ad aleggiare nella mia casa.
Ho fatto visita a bancarelle piene zeppe di bon bon natalizi.
Sono attratta nuovamente dalle luminarie.
Ma soprattutto mi sento bene. E' sparito quel senso di soffocamento che faceva sì che non vedessi l'ora della fine delle festività.

Solo una cosa è rimasata invariata, mi manca il tempo per comperare i regali che come ogni anno, sono parecchi.

Fatti dell'11°

Ieri sera, 17.15 circa, arriva la bionda in ufficio da me.

"S. quando hai un attimo vieni di là?"
Io, scoglionatissima come la maggior parte delle volte.
"Un attimo, chiudo qui e arrivo."
"S., secondo me ti conviene venire in fretta, c'è un tramonto spettacolare".

E' stato come se mi fosse scattata una molla alla parola "tramonto", sono corsa di là in sala riunioni con lei, ho intravisto il tramonto e son rimasta a bocca aperta.
"Vado giù a prendere la macchina fotografica, l'ho nel baule!"
"Fai in fretta" dice lei, "sta per finire."

Mi fiondo al montacarichi, per arrivare dritta nel sotteraneo.
Non arriva.
Torno agli ascensori.
Li chiamo.
Ne arriva uno.
Con la speranza che nessuno nel frattempo lo chiami, faccio undici piani in picchiata.
Discesa libera.
Salto il tornello, corro giù nell'autosilo, apro il baule, prendo la macchina fotografica, risalto il tornello, richiamo l'ascensore, undici piani di salita veloce con la stessa speranza che nessuno lo chiami.
Esco dall'ascensore, corro in sala riunioni ... inizio a scattare.

Questo è il panorama che si vedeva ieri sera dalla sala riunioni dell'11°!!
Grazie R., per essere stata così attenta :))

Dicembre

Qui.
L'abbiamo voluto, sperato a volte, desiderato altre.
Qui.
Ci siamo riscaldati, abbiam mangiato e bevuto, (ottima la scelta del vino, fatta in piena democrazia), abbiamo riso e ricordato.
Qui.
Ci siamo osservati, parlati e capiti.

Vola il tempo vola.
I treni partono, gli abbracci si scambiano ma le persone rimangono, ed io oggi ne ho conosciute di davvero molto belle.