Interrogante

siamo una societá democratica, mettiamoci pure la stella di davide.

lo so ma i tabaccai sono di stato eche li lo stato non lo vogliono

Poca cosa. A Roma c'è un bar in cui vendono di tutto, magliette, cappellini, accendini, e altre ammenicoli vari.

grazie

Credo che alla fine il blocco si... sblocca da solo. Forse "cambiare aria" può servire, ma la cosa migliore da fare è NON FARE NIENTE. Se non hai fame non mangiare! E se non hai niente da creare, non creare. Che poi alla fine è uno strupo alla tua anima e alla tua arte. Se proprio ci soffri tanto per quel famoso e bastardissimo blocco creativo, fai come me: nell'attesa fatti un paio di birre... ;-)

Sono contrario a qualsiasi forma di privazione. Siamo responsabili e migliori di tanti altri popoli. Il benpensante dovrebbe ragiore per se, affinché i suoi gusti non deturpino quelli degli altri. Buone cose.

Le "mie arti" (per quanto i termini "Arte" "Artisti" mi siano indigesti per motivi assolutamente illeggittimi e fuor di logica), ovvero quelle arti con cui riesco a comunicare, sono il teatro, la musica e la scrittura.

grazie per la risposta e molto chiara e utile, scusa per la punteggiatura. Mi piacerebbe sapere quale è la tua arte, ma se vuoi rimanere anonimo non c'è problema.

devo essere sincero... ho fatto fatica a comprendere la tua risposta causa la totale assenza di punteggiatura, quindi se dirò qualcosa di fuori luogo fammelo notare. Nel commento precedente specificavo di essere conscio della mia spigolosità e esortavo a prendere le superfici piane appunto perché non volevo che le mie metafore "forti" sviassero la comprensione di quel che volevo dire. Ora che ho più tempo comunque argomento meglio la mia opinione, e sottolineo "mia opinione". Ridotto all'osso ciò che rende una persona creativa è la sua capacità di rielaborare e comunicare i nodi, positivi e negativi, che caratterizzano il delicatissimo tessuto che lega il mondo interiore a quello esteriore. Ovvero un creativo è colui che è conscio della bellezza e della difficoltà di far comunicare il mondo interno con il mondo esterno, il cuore con il marciapiede, il cielo con l'anima. Adesso, rimanendo sulla metafora dei nodi sul tessuto devi controllare se si è lacerato il tuo tessuto, oppure se a essersi lacerato è il telaio con il quale lo intessi: quella cosa unica che domina l'uomo che è il cuore, l'unione fra stomaco e cervello, fra mente e impulsi, fra corpo e anima. Credo di essere stato meno spigoloso. p.s. ho coscienza di cosa sia un blocco artistico, ho coscienza anche che va o assecondato o aggredito, non ci sono vie di mezzo. p.p.s. ripeto, quelle appena espresse sono mie opinioni, fattibili di critica e di confutazione. pocopuntocompatibile.