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La voce di Roberto Scarpini

Emozioni targate storia del derby

 
 

 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

Ormai ci siamo. La resa dei conti sportiva tra Jose Mourinho e Andriy Shevchenko si sta avvicinando. Il derby è alle porte e in casa Milan l’ucraino avrà delle motivazioni particolarissime. E’ lui il giocatore che ha segnato più gol all’Inter con 14 centri in 20 apparizioni. Il feeling di Sheva con la stracittadina è iniziato all’esordio nel derby, il 23 ottobre del 1999 vittoria rossonera e gol dell’ex numero sette. E’ lui l’incubo numero uno dei tifosi nerazzurri che si ricordano la doppietta dell’11 maggio 2001, nel clamoroso sei a zero. Sheva si consacra a re dei derby nella semifinale di Champions League del 2003. Il Milan va dritto in finale con un suo gol e Shevchenko si ripete ai quarti nel 2005: gol all’andata e al ritorno. A rendere la sfida di domenica ancora più interessante è la presenza di Mourinho sulla panchina nerazzurra. Troppe le incomprensioni tra i due al Chelsea, troppi gli screzi tra Mourinho e Shevchenko. Tra lo Special One e il cocco di Abramovich. Insomma le premesse per una super sfida ci sono tutte e considerato anche il fatto che nell’unico precedente ufficiale tra i due, Shevchenko ha regalato la supercoppa europea al Milan, Ancelotti ci penserà bene prima di lasciare fuori Sheva dalla formazione titolare, anche perché l’infortunio di Borriello, sembra riservare ad Andriy, un appuntamento con il destino a cui non vuole proprio rinunciare.

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

Ancelotti lo aveva sgridato chiedendogli più impegno: lui ha risposto con tre gol in tre gare. E ora si racconta: Alexandre Rodrigues da Silva, per tutti Pato, vuole battere l'Inter per regalarsi un sogno: «Vinco il derby e mi compro un’isola, il sogno della mia vita». Patinho, così ribatezzato dai tifosi milanisti, ha le idee chiare sulla sua vita, anche extra-calcistica. Vuole sposare la fidanzata Stephanie e avere con lei almeno quattro figli. Altro che «bamboccione»! Il giovane Pato non è un ragazzino viziato.

Abituato a vivere lontano dalla famiglia dall’età di 11 anni, il «papero» si è confessato alla vigilia del suo primo derby da titolare. Quello del 4 maggio l’aveva visto subentrare e il 
Milan vinse per 2-1 con reti di Inzaghi e Kakà. Questa volta sarà il punto di forza dell’attacco rossonero e farà di tutto per lasciare il primo, importante sigillo della sua eccezionale avventura milanista. . Ecco un estratto dell'intervista.

Pato è tornato: tre gol in tre partite:
«Pato c’è sempre stato: dov’ero fini­to? Bastava pazientare un po’. Abbia­mo accusato molti infortuni. La squa­dra è cresciuta con il passare del tem­po. Anch’io ne ho tratto molti benefi­ci».

Quali sono i giovani talenti italiani che Pato ammira di più?
«Paloschi secondo me diventerà un grande attaccante. Mi piace molto an­che Giovinco. Balotelli è molto forte. Anche la sua storia di vita vissuta è bella, avvincente».

Ma come si fa a diventare Pato?
«Bisogna avere la gioia di vivere e di giocare a calcio. Quando ero bimbo era l’unico svago che avevo. Non pote­vo permettermi altro».

(parole dell'Intervista del Corriere dello Sport)

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

600 partite con l'Inter, 600 volte con il nerazzurro indosso: Javier Zanetti, che ieri sera nella vittoria con il Lecce ha tagliato il prestigioso traguardo, sa di essere entrato nella storia del club di via Durini, terzo per numero di presenze complessive alle spalle di Bergomi e Facchetti.

FUTURO ANCORA NERAZZURRO - Il capitano pero, non è appagato. «Prima dellla sfida con il Lecce -ha confidato- ho avvertito una grande emozione perché 600 partite sono tante. All'Inter sono molto legato perché è la società che mi ha aperto le porte del calcio italiano, il club che mi ha fatto crescere e che mi ha aiutato quando sono arrivato giovanissimo qui a Milano. Sono felice di essere qui da 14 anni, e voglio chiudere la mia carriera con questa maglia. In passato, l'anno dei quattro allenatori alternatisi sullla nostra panchina (1998-1999 nd) credevo di andarmene: a fine stagione c'erano state delle richieste dalla Spagna, da parte di Real Madrid e Barcellona, e per un attimo ho pensato che la società volesse cedermi. Io no, non ho mai avuto dubbi e anche allora volevo restare. Per questo parlai con Moratti e lui mi assicurò che non c'era la volontà di vendermi anche se sui giornali si leggeva che tutte le colpe erano le mie».

I RICORDI - Nella galleria dei ricordi del jolly argentino ci sono molte istantanee: «Tra le gare più belle inserisco la finale di Coppa Uefa vinta a Parigi (6 maggio 1998 nd) quella del mio esordio (Inter-Vicenza 1-0, 1995 nd), la sfida che ci ha dato lo scudetto 2007 (22 aprile 2007, Siena-Inter 1-2 nd). In particolare, all'esordio con l'Inter mi colpì lo stadio pieno: tanta gente, nonl'avevo mai vista, perché venivo da un piccolo club in Argentina».

I GOL - Eccoci ai gol «storici»: «Quello nella finale di Coppa Uefa di parigi, lo ricordo con affetto, ma non dimentico neppure la rete dell'1-1 contro la Roma nella passata stagione perché ha avuto un valore notevole per la conquista dello scudetto».

I COMPAGNI - Eccoci ai compagni. «Ho avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con grandi campioni come Ronaldo, Baggio, Vieri e Zamorano, ma non dimentico neppure gli altri. Bergomi, Pagliuca e gli altri che erano all'Inter l'anno del mio arrivo, per esempio, mi hanno dato una grande mano per farmi ambientare». I suoi primi ricordi all'Inter sono legati alla madre: «Vivevo in un quartiere vicino allo stadio dell'IndIpendiente e mia madre, che andava a vedere le partite, mi raccontava delle finali della Coppa Intercontinentale tra Inter e Independiente. Crescendo l'ho vista giocare contro il Napoli di Maradona e poi nel 1994, quando ero in Nazionale per una gara in Sud Africa, il Ct Passarella mi annunciò che l'Inter mi aveva acqusitato. Inizialmente non potevo crederci».

IL DERBY - Domenica c'è il derby, uno dei tanti giocati dal capitano. «Sarà dura perché il Milan è una grande squadra, ricca di campioni, mi aspetto un match combattuto ed equlibrato». Finale sulle fasce da capitano personalizzate, presenti alla conferenza di oggi: «Quella che ricordo con più piacere è quella dopo la morte di Giacinto Facchetti perché per noi lui era un esempio, un interista che non dimenticheremo mai». 
Mourinho, presente alla conferenza insieme al preparatore atletico Rui Faria, ha annuito.

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

Jose' Mourinho alla prova del fuoco: domenica il neo allenatore dell'Inter, infatti, debutta alla ''Scala del calcio'' nel derby della Madonnina contro il Milan di Carlo Ancelotti.

Una giornata storica che potrebbe entrare addirittura negli annali del calcio italiano: i due allenatori, che si sono incontrati solo tre volte in amichevole e una in Supercoppa europea, celebreranno, infatti, il centenario del derby di Milano. Era quasi un secolo fa, esattamente il 18 ottobre del 1908 quando nella finale della terza edizione della Coppa di Chiasso, Milan e Inter si affrontarono per la prima volta. E allora il successo ando' ai rossoneri che vinsero 2-1.

Quello di domenica e' il derby numero 148, ma a partire dal 1929, anno della prima serie A a girone unico. Il bilancio parla di 47 vittorie per i milanisti, 49 pareggi, e 52 vittorie per i nerazzurri. Prendendo in esame solo le gare disputate in casa rossonera, si contano 74 precedenti, con un leggero vantaggio per l'Inter: sono infatti 28 i successi nerazzurri, mentre si contano 22 pareggi e 24 vittorie del Diavolo. Numeri favorevoli agli interisti anche per quanto riguarda le reti realizzate: 106 contro 95.

L'ultima stracittadina di Milano risale alla 17^ giornata della scorsa stagione: era il 4 maggio 2008 e la gara termino' 2-1 a favore del Milan. I rossoneri passarono in vantaggio con Filippo Inzaghi e poi raddoppiarono con Kaka'.

Per i nerazzurri a segno Julio Cruz.

Nella stagione 2006-2007 le due formazioni si trovano una di fronte all'altra il 28 ottobre 2006. La gara finisce 3-4 per gli ospiti, con il Milan che pero' sfiora una storica rimonta. In svantaggio di tre gol, la squadra di Ancelotti riesce quasi a riagguantare i cugini con Seedorf, Gilardino e Kaka' ma il sigillo di Materazzi vale i tre punti per Javier Zanetti e compagni.

Il confronto precedente risale alla stagione 2005-2006: si gioca il 14 aprile 2006, e il derby questa volta va al Milan per 1-0 grazie a un gol di Kakha Kaladze.

L'ultimo pareggio e' quello che risale al 2004-2005: Milan-Inter finisce 0-0, risultato che nelle ultime venti stagioni si e' ripetuto solamente un'altra volta, nell'annata 1986-1987.

Compito di Mourinho e' quindi continuare la striscia positiva dei suoi predecessori, anche se l'esperienza gioca a favore di Ancelotti, sulla panchina del Milan da 7 stagioni e con ben 14 stracittadine alle spalle da allenatore, senza contare quelli giocati in campo con la maglia del Milan nella sua lunga carriera in rossonero. Ma, soprattutto, una vittoria nel derby vorrebbe dire ''chiudere i conti con questo bruttissimo inizio di campionato'', come lo stesso Ancelotti ha sostenuto nei giorni scorsi.

Il portoghese, invece, con una vittoria nella stracittadina di Milano allungherebbe il passo rispetto alle altre squadre che inseguono (Juventus su tutte), dando vita, gia' alla quinta giornata, al primo vero tentativo di fuga dei nerazzurri.

Per quanto riguarda le altre gare, spicca il match di Genova tra Sampdoria e Juve, mentre sara' fondamentale per la Fiorentina di Prandelli mostrare l'orgoglio contro il Genoa al Franchi per dimenticare la batosta subita mercoledi' contro la Lazio all'Olimpico. Stesso discorso per la Roma, affondata (tra le polemiche) nel turno infrasettimanale dal Genoa di Gasperini: senza i due pilastri De Rossi (squalificato) e Totti (ancora in fase di recupero dall'infortunio), i giallorossi attendono in casa l'Atalanta di Del Neri, reduce del successo di misura sul Cagliari e seconda in classifica a braccetto con la Lazio.

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 26 Settembre 2008 da intermilan.paolo

ECCO GLI ARBITRI DELLA 5° GIORNATA DELLA SERIE A

 

Designati gli arbitri che dirigeranno le gare della quinta giornata di andata del Campionato di Serie A-Tim in programma domenica 28 settembre alle ore 15.00.

Bologna-Napoli, Ayroldi; Catania-Chievo, Russo; Fiorentina-Genoa (sabato 27 - ore 20.30), Rosetti; Lecce-Cagliari, Pinzani; Milan-Inter (ore 20.30), Morganti; Palermo-Raggina, Farina; Roma-Atalanta, Tagliavento; Sampdoria-Juventus (sabato 27 - ore 18.00), Rizzoli; Torino-Lazio, Gava; Udinese-Siena, Marelli.

 

IL DERBY VA A MORGANTI.

Solitamente l’Inter con Morganti vince quasi sempre, il Milan trema.

L'onore di fischiare Milan-Inter è toccato a Emidio Morganti. Toccherà al 42enne arbitro di Ascoli Piceno (debutto in serie A il 14/10/2001 in Lecce-Fiorentina 1-1) scendere sul terreno di gioco del Meazza domenica sera alle 20.30. La stracittadina milanese sarà la sua 80° partita nella massima serie.

Con il Milan ha un bilancio non esaltante (per i colori rossoneri): nove i precedenti con 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Va molto meglio ai nerazzurri che sono stati 'seguiti' per dodici volte e in ben 10 occasioni hanno vinto (più 1 pareggio e 1 sconfitta).

Il resto del programma vede spiccare la designzione di Paolo Tagliavento di Terni nel delicato Roma-Sampdoria (giallorossi a quattro punti e blucerchiati a tre). L'anticipo Fiorentina-Genoa (ore 20.30) è stato affidato a Roberto Rosetti di Torino, mentre Nicola Rizzoli di Bologna arbitrerà l'altra gara del sabato, Sampdoria-Juventus (ore 18).

Questo il programma della quinta giornata di serie A, che si giocherà domenica alle 15

SABATO

Sampdoria-Juventus (ore 18): Rizzoli di Bologna (Maggiani-Pirondini; IV Mazzoleni)
Fiorentina-Genoa (ore 20.30): Rosetti di Torino (Rossomando-D'Agostini; IV Dondarini)

 

DOMENICA

Bologna-Napoli: N. Ayroldi di Molfetta (Rosi-Grilli; IV Pierpaoli)
Catania-Chievo: Russo di Nola (Ciancaleoni-Forconi; IV Scoditti)
Lecce-Cagliari: Pinzani di Empoli (Padovan-Manzini; IV Valeri)
Milan-Inter (ore 20.30): Morganti di Ascoli Piceno (Niccolai-Papi; IV De Marco)
Palermo-Reggina: Farina di Novi Ligure (Liberti-Viazzi; IV Tozzi)
Roma-Atalanta: Tagliavento di Terni (Stagnoli-Copelli; IV Stefanini)
Torino-Lazio: Gava di Conegliano (G. Rubino-Altomare; IV Tommasi)
Udinese-Siena: Marelli di Como (Alessandroni-Bagnoli; IV Peruzzo)

CLASSIFICA

Inter 10; Lazio e Atalanta 9; Napoli e Juventus 8; Udinese e Catania 7; Genoa, Milan e Palermo 6; Torino, Siena e Chievo 5; Roma, Lecce e Fiorentina 4; Sampdoria e Bologna 3; Reggina 1; Cagliari 0

 
 
 

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è più forte l'inyter si e di molto...peccato che...
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