Intôr Al fogolâr

Lettera al MIO bambino mai nato


....NOI sappiamo, che questa non è una storia di un bimbo non voluto, sappiamo che alcune volte ci siamo sfiorati da quanto eravamo vicini. Questa è una storia di una come me, che per una serie di problemi e coincidenze ha sempre “perso” il treno che poteva unirmi a te. È la storia del detto. “chi ha il pane non ha i denti, e viceversa” È la storia di un dolore fisico quando il viaggio “da teorico” si trasformava “in pratico”. Un dolore oltre la sopportazione e che mai è passato. È la storia di due persone che erano destinate a metterTi in cantiere ma che la vita e la poca autostima di due adolescenti ha mandato tutto all’aria. È la storia di un amore crudele per  qualcuno che ha saputo solo rovinarsi e rovinare la Faby  più vera. È la storia di una persona che nella vita ha fatto tanti errori ma l’unico che rimpiange,  è, in no poter  vedere i tuoi occhi. È la storia di serate particolari , quando tutto quello che si respira è un silenzio assordante, quando senza nemmeno che mi accorga penso che l’averti a tutti i costi sarebbe stato egoismo, ammettendo però, di aver sperato che  in tanti “ritardi” che tu mi avessi scelta. Si! Il miracolo della maternità è perché TU avevi scelto di condividere la tua vita con una stordita come me. Io sono convinta che nel mio "fato" ci fosse scritto che io diventassi mamma; probabilmente nel viaggio che doveva portarti a me, hai trovato qualcuna che t’spirava di più, e sei sceso alla Sua fermata.[e non ti posso dare torto]. Alle volte sento un vuoto. Il vuoto che solo tu avresti potuto colmare ma è andata così….c’è un tempo e un luogo per tutto.. il NOSTRO tempo è scaduto e non per colpa tua. Quindi, ora posso dirti. "ovunque tu sia ….ricordati che ti voglio bene!