Intôr Al fogolâr

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Ciaoè tanto tempo che non ti scrivo ma mi prendo la libertà di poter pensare che tu, ovunque ti abbiano portato le onde della vita mi abbia sempre tenuta d'occhio. Come ben conosci in questo lungo periodo le cose non sono cambiate se non in peggio. Sai anche che quelle ferite sanguinano ancora e che purtroppo ne sono arrivate altre di nuove. Profonde e fonte di emorragie e lacrime. Ho dato tanto, forse troppo ma mi conosci sono fonte di accelerazioni rapide se credo in qualcosa e in qualcuno. Avrei bisogno ancora una volta di sentire il tuo brontolare con voce semi serio che mi dici che ti ho fracassato le merengas. MI MANCHI! Oggi più che mai che questa giornata con incorporato crollo emotivo sta giungendo al termine. Un' altro piccolo passo verso la cima.L'ennesima salita che la vita mi ha messo di fronte.Qualcuno in questi giorni mi ha detto: “ Ok dai! Poteva andarti peggio. Pensa a chi è ricoverato solo e abbandonato dai propri cari.”È vero! Ma perché pensare a chi sta peggio..perché per una volta non posso pensare a chi sta meglio. O addirittura fare l'egoista e pensare a me.Credo che dopo anni abbia anch'io il diritto ad avere un piccolo momento in qui posso dire di esser non dico felice ma almeno contenta della mia vita.