IpericoBlog del gruppo Lidap di Ferrara |
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Il gruppo di auto-mutuo aiutoLo strumento peculiare della Lidap è il gruppo d'auto-aiuto: un gruppo, cioè, tra persone che hanno in comune lo stesso problema e che, nel confronto orizzontale con gli altri, sperimentano momenti di condivisione, di solidarietà e di crescita. All'interno del gruppo, ogni persona, che inizialmente si percepisce spesso solo come bisognosa d'aiuto, può sperimentare d'essere persona in grado di dare aiuto; da soggetto passivo, quindi, diviene soggetto attivo, verso se stesso e verso gli altri. La caratteristica fondamentale del gruppo d'auto-aiuto, come già sottolineato, è l'essere un contesto orizzontale tra pari: l'assenza della guida di un conduttore professionista, permette a ciascun membro di non poter delegare all'esperto la responsabilità del proprio percorso e, dunque, la responsabilità complessiva di sé. Ogni gruppo Lidap parte dalla condivisione di un problema comune: il disturbo da attacchi di panico. La guarigione, intesa dai più, nel momento dell'ingresso al gruppo, come il superamento del sintomo, acquisisce poi, proprio grazie al gruppo, nuovi significati; infatti l'accento si pone, durante il percorso collettivo, sul riconoscimento e sull'espressione delle emozioni, sul sentire, sull'accrescere la capacità e la possibilità di gestione della relazione con l'altro. Un buon risultato dell'auto-aiuto è il riuscire ad operare un cambiamento nel modo di percepirci e di percepire l'altro, il conquistare una maggior fluidità nella relazione, l'acquisire minor rigidità, al fine di accettare errori e limiti, propri e dell'altro. Un buon risultato è il poter esplorare e riconoscere le emozioni, il poter dare un nome alla sofferenza che, fino all'ingresso nel gruppo, era individuata solo come sintomo: panico od agorafobia. Una delle regole principali che il gruppo d'auto-aiuto si dà, dunque, è quella della sospensione del giudizio, del pregiudizio e dell'unico modello mentale, a favore della molteplicità dei punti di vista possibili. L'auto-aiuto coincide infatti con la possibilità reciproca di scoprirsi e con la possibilità reciproca di accettarsi. Questo è un punto di fondamentale importanza nel susseguirsi delle tappe, che creano i cambiamenti auspicati da qualunque percorso d'auto-aiuto. Ognuno, senza dover aderire a delle verità presistemiche, può scoprire e vivere la propria verità; partiamo, cioè, dal presupposto che ognuno ha una sua risposta dentro, che non è applicabile a tutti gli altri. L'impostazione di massimo ascolto, agli altri e a se stessi, permette proprio questo: l'individuazione, il riconoscimento, l'accettazione della propria identità. Tratto da http://www.lidap.it/ |
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