Giù lungo le costole
Non si torna mai al punto di partenza: meglio ricominciare
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Post n°1 pubblicato il 06 Settembre 2010 da Hollow.Eye
In un pomeriggio d’estate anche il cuore torna a galla mentre il corpo aspetta ancora un po’, adagiato sul fondo. E non importa quanto lontano tu possa fuggire: a te stesso non c’è riparo. La pelle ed il suo esilio. La nudità e la sua assenza. Meglio scrivere per riempire lo spazio tra le righe. Silenzi , pause , punti e sentire scivolare la voce. Sulla lingua , lungo la spina dorsale, giù ,fino al palmo delle mani. Parole da poter accarezzare e baciare come una bocca. La sottomissione è il dono maggiore che un essere umano possa offrire ad un altro e accettare tale dono significa accollarsi la responsabilità di far progredire la persona che lo offre.
Foto di Lilyana Karadjova "afternoon tired and thirsty" |
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dissento...dissento...dissento...e ancora..sull'ultima affermazione.
Per quanto possa apparire paradossale la tua ultima affermazione, vi è al suo interno come un leggero chiarore di una fiammella.
Quando si parla di sottomissione, è comprensibile si abbia una percezione di scomodità e rifiuto, poiché le parole tendono a somigliare ad un più generale significato “popolare”, sfuggendo alla tensione interna che l’aveva originata.
In effetti, noi tutti, anche se spesso inconsciamente, ci sottomettiamo alle leggi più profonde dell’amore; son queste leggi quelle che sopravanzano il rapporto della carne per affondare come una lama i percorsi dello spirito.
Così avviene nei rapporti con l’alterità o con il sublime.
Tutto ciò che è naturale è anche sottomissione, ma in un rapporto di scambio utile alla vita.
Il modernismo ha elevato il suo totem di paglia: “io non dipendo da nessuno”. Per cui, parafrasando: non sono sottomesso a nessuno.
Questo formidabile IO è anche il risvolto di una medaglia dove sono impresse angosce, paure, solitudini, e spesso crudeltà; forze che agiscono come un cieco ed ignorante girovagare, rendendoci incapaci di ascoltare gli spiriti tersi del giorno e della coscienza.
Se non vi è amore, non vi è sottomissione. Rimane solo l’orgoglio, puntuale alla cecità.
Spero di aver compreso il tuo pensiero.
In ogni caso, io questo intendo per sottomissione: una biunivoca libertà nell’amore. Un saluto. Blue.chips