Giù lungo le costole
Non si torna mai al punto di partenza: meglio ricominciare
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Post n°2 pubblicato il 13 Settembre 2010 da Hollow.Eye
Con quante parole si perde una persona? E con quante si cambia la storia? Forse che, la vera libertà non sta nel dire tutto ciò che si pensa ma nel pensare a tutto ciò che si dice? Anche il freddo può rinfrancare le ossa. Ma, le tue promesse si sono scarnificate. Vessilli vuoti di quello che era un ricordo ed ora è più simile ad una reminescenza. Cerco costantemente di afferrare le dimenticanze. Ingannare e piegare ogni illusione per riporle in un cassetto.
“Eppure cercavo di ragionare,cercavo di non pensarci più.Mi stendevo, guardavo il cielo,facevo uno sforzo per interessarmene.Il cielo diventava verde,e era la sera.Facevo ancora uno sforzo per deviare il corso dei miei pensieri” (A.Camus, Lo straniero) Foto di Helena Kvarnstrom
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Ho perso persone nel silenzio, erano davanti ai miei occhi e di colpo non erano più lì.
Non risco a perdere le parole..anche se vorrei.
bello qui...Torno
Buongiorno :-)
Non c’è un silenzio sacro
che non sia stato percorso
dalla parola inefficace
scarnificata al vuoto.
Diventerà il suo scrigno muto,
il silenzio
dentro una danza leggera;
e ti sembrerà non succedere niente
nel mentre, invece, tutto accade.
b.c.
Tutto il nostro dire dovrebbe dipendere da un’educazione del cuore, da un’attrazione formidabile e sensibile alla vita; così si forma la libertà dell’essere: nel non dire le cose quando bisognerebbe tacere.
E non è raro, così facendi di trovarsi in un paesaggio magico, con i sogni come neve a vestire i margini dei fiumi, e osservare gli alberi riposare nel biancore d’una coscienza antica e saggia; la stessa che appartiene alle parole, che cercano solo una melodia nel tempo ritrovato, prossimo ad altro cuore, altro senso.
Blue.Chips