Creato da Tar.Bakfar il 04/05/2008

JERUSALEM

...la dove tutto si incontra si mischia, ma non si mescola.

 

 

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Il Colore di Gerusalemme

Post n°3 pubblicato il 21 Maggio 2008 da Tar.Bakfar
 

Banalmente possiamo dire che ogni città del mondo possieda un colore che la caratterizza, il difficile a volte è capire quale sia. Si può anche pensare di allargare questo concetto a qualcosa di astratto, o meglio a qualcosa di non fisico o visivo ma che si percepisce dalle nostre emozioni. Questo succede anche perchè, per molti di noi, i colori non sono semplici riflessi elettomagnetici dello spettro del visibile, ma sono emozioni...

Questa città, come altre, di colori ne ha tanti, i vivaci suck (mercati arabi) che cambiano di strada in strada, dagli sgargianti e barocchi rotoli di tessuti sintetici, alle ceste di spezie, ai cumuli di plasticosi souvenir, borse, tappeti, piatti, vetri..., alle cataste di croci crocine e crocette, icone e rosari i legno d'ulivo. Si gira un angolo e si trovano candelabbri, corni, stuoie, libri sacri... un altro angolo, un'altra strada, un altro mondo di vaschette di plastica, e tutte le cose più utili e inutili che si possano mettere in cucina. E cosa dire delle persone che polpolano queste strade... bhe, descriverle tutte è quasi impossibile, ma tenete conto che ogni religione, cultura o popolo del mondo ha mandato un suo rappresentante.
Questo è sicuramente uno dei colori ma non il principale, il suo vero colore, omnipresente, che c'è ma non si nota, è la Pietra di Gerusalemme, si... la pietra.
Qualcuno dirà banale, tante città sono di pietra.., ma, cercando di capire, si trova una storia dietro a questa pietra. Una storia di storia vera, quando nel 1918, durante il mandato britannico sulla città, fu introdotta una legge che vuole che tutti gli edifici di Gerusalemme (antica e moderna) siano fatti o rivestiti della sua pietra. Qual'è la conseguenza, che dall'officina per auto in periferia all'ultimo piano dello sheraton il colore è sempre lo stesso: pietra. Per la definizione petrografica vi rimando a
http://en.wikipedia.org/wiki/Meleke, dove viene, tralaltro citata questa legge, è comunque un bel calcare compatto di colore nocciola chiaro, quasi bianco, con qualche stiolotite bruona e oro.

Ora, tralasciando l'impatto ambientale delle cave, pensate solo che ogni tre anni circa sparisce una collina e accompare una città, quando salite sul monte degli ulivi a scattare la solita foto panoramica della città (vedi profilo) non pensate di vederci il suo vero colore, guardate piuttosato in basso a sinistra, il cimitero ebraico e avrete un'idea.

Per i più appassionati un consiglio... quando si avvicina l'estate, tra le 4.30 e 5.00 del mattino entrate dalla porta di Jaffa e scendete lungo il suck.. il sorgere del sole vi mostrerà il Colore di Gerusalemme.

 
 
 
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ecco apparir Gierusalem si vede,
ecco additar Gierusalem si scorge,
ecco da mille voci unitamente
Gierusalemme salutar si sente.

T.T.   G.L.(III,3)

 

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