Io sono Jane Bennet!

Come vorrei essere Lizzie...e alla fine sono Jane!

 

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Post n°99 pubblicato il 14 Aprile 2011 da janebennet

Ritonerò a scrivere molto presto...ci sono una serie di idee che affollano la mia testa 

 
 
 

Spugna

Post n°98 pubblicato il 17 Luglio 2009 da janebennet
 

Ci sono dei momenti in cui anche non volendo bisogna gettare la spugna.

Con A. andra` cosi`. Ieri ho spento il cellulare per evitare di guardare tutto il giorno se mi avrebbe chiamato per "parlare" oppure no e ora mi trovo a pensare che in fondo la soluzione migliore sarebbe quella di lavarsene le mani e tirare dritto.

Di cosa puoi parlare con uno che a due settimane dalla tua conoscenza decide di buttare tutto via?

Di come sia stata brava a letto la spagnola?

Di come si sia reso conto che in fondo non gli interessi al momento una storia seria?

A volte mi piacerebbe che esistesse un contratto pre-relazione in cui uno butta giu` gli estremi di un futuro prossimo. Relazione si`, relazione no. Tutto cio` puo` suonare come una cosa terribilmente anti-romantica. Ma indovinate un po'?Mi sono rotta le palle.

Partendo dal presupposto che ognuno su questo pianeta meriti la felicita`, spesso mi dimentico di essere terrestre.

Ieri sera mi guardavo attorno. Dopo lavoro sono andata con degli amici al parco per bere una birra e cercare di trovare sollievo al caldo. C'era una coppia di miei amici che personalmente invidio (in senso buono) tantissimo.

L'inizio della loro storia e` stato molto burrascoso. La mia amica si e` trovata a fronteggiare una situazione analoga alla mia, che ha gestito da vera signora. Siccome il suo ragazzo a due settimane all'inizio della loro storia aveva baciato un'altra, e` bastato che lei si allontanasse perche` lui capisse la gravita` della situazione e tornasse sui suoi passi. Poi ovviamente c'e` voluto almeno un mese prima che lei lo facesse rientrare nelle sue grazie, ma alla fine l'ha spuntata e adesso e` un anno e mezzo che stanno assieme, pur vivendo in citta` diverse.

Anche io sto adottando la tecnica del "Mi allontano per farti capire quanto tu sia stato merda nei miei confronti", ma a me non succedono certe cose. In questo senso non mi sento come gli altri.

Nel mio universo, non capita che un uomo scelga me. Non succede mai che se mi allontano, ci sia qualcuno che mi insegua. Di sicuro non accadra` che A., preso da un rimorso di coscienza, strisci per me per un mese come ha fatto il ragazzo della mia amica.

Mi conviene allora essere onesta e smettere di lottare per avere qualcosa che in ogni caso non otterro`.

Anche questa volta mi tocca ammettere che e` finita.

Di nuovo.

 

 
 
 

Stronzate

Post n°97 pubblicato il 13 Luglio 2009 da janebennet
 

Quando dopo due settimane che frequenti qualcuno ti rendi conto che sei talmente invischiata nella cosa che potrebbe persino andarti bene, cominciano i problemi.

Il mio problema del giorno è una spagnola.

Partiamo dal principio.

C'era una volta un ragazzo di nome A. che inizia a corteggiare la piccola Jane. Dopo una settimana di incontri serrati, Jane decide che è il momento di smetterla di pensare che tutti gli uomini siano stronzi come il suo ex e di provare a lasciarsi andare. Passano i giorni, e non ci sono nuvole all'orizzonte: tutto va bene sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista di discorsi "impegnativi"(del tipo "io e te si sta bene insieme").

Dopo qualche giorno A. decide di comunicare a Jane che si ritrova intrappolato in una situazione imbarazzante. Tutto risale a un anno fa, quando A. stava ancora con la sua ex e insieme erano andati in Spagna per una vacanza. Là avevano conosciuto una ragazza, che chiamerò Carmen perchè è un nome che non mi ispira pensieri positivi. Questa gentil donzella non sono ci aveva provato spudoratamente con A. quando lui stava ancora insieme alla sua ex, ma non aveva smesso neppure quando A., tornato a casa e rimasto single, non aveva ceduto alle sue lusinghe.

A. assicura alla piccola Jane che tra lui e Carmen non c'è mai stato niente, neanche quando lei ha deciso di fargli un paio di improvvisate a Torino. Jane si fida. Errore.

Dopo un weekend di tentennamenti, A. finalmente sputa il rospo e confessa a Jane che Carmen ha prenotato il volo e che verrà da lui. Ovviamenti il povero inconsapevole deve per forza ospitarla per quattro giorni, perchè lei non conosce nessuno a Torino, e in più chiede di essere paziente, perchè mentre la spagnola bivacca a casa sua, lui non può di certo uscire con Jane. Tutto questo con la faccia da mortorio, scusandosi ripetutamente, e non pensando affatto che Jane, dal fastidio sostenuto, sta passando alla fase incazzata di brutto.

Il lunedì successivo, Jane si sta preparando per andare a pranzo con A. quando lui la chiama con una voce piattissima scusandosi senza neanche prima aver detto ciao, e dicendo che non se la sente di vederla a pranzo perchè la situazione lo rende nervoso, perchè non gli piace l'idea di vedere lei e poi la spagnola, che è confuso, che non vuole smettere di uscire con lei ma che non potrebbe mai più guardarla negli occhi se dovesse combinare qualche cazzata bla bla bla.

Quando Jane stacca il telefono deve guardarsi in giro, e se non fosse che le macchine continuano a scorrere nel traffico del pomeriggio e la gente cammina per strada, sarebbe quasi sicura di essere finita nell'Ade senza ritirare i 20 euro passando dal Via.

Ora capisco tutto.

Capisco che Carmen rappresenti una fantasia erotica inespressa da un anno e che il fatto che frequenti una persona da due settimane non sia comparabile con l'ammontare di seghe che ti sei fatto da ottobre scorso.

Capisco che ti attanagli il dubbio amletico di dover scegliere tra una storia potenzialmente bella e una scopata selvaggia.

Quello che non capisco è perchè cazzo ho dovuto spendere 20 euro di traffico telefonico di chiamata con l'addebito per dovermi sentir rifilare una sequela di stronzate colossali.

Prossima volta consiglio una lettera. Almeno avrei avuto la soddisfazioni di bruciarla, dopo.

 

 
 
 

Era troppo bello per essere vero...

Post n°96 pubblicato il 03 Luglio 2009 da janebennet
 
Tag: schifo

Era troppo bello per essere vero...

 
 
 

Le relazioni e il passo della lucertola

Post n°95 pubblicato il 02 Luglio 2009 da janebennet
 

Qualche giorno fa stavo fumando una sigaretta sulle scale di pietra che portano nel mio giardino e mi guardavo attorno. Stavo riflettendo sulla difficolta` di lasciarsi andare, dopo essere stati feriti, a una nuova relazione amorosa.

Si conosce qualcuno a una festa e per una settimana ci si vede tutti i giorni, palpitando a ogni secondo che passa, a ogni uscita che si organizza. Dopo poco l'attrazione fa la sua parte, e non si resiste.Magari si fa l'amore. Poi comincia il declino. Aumentano le paranoie:

"Gli piacero` abbastanza?"

"Perche` io ho voglia di sentirlo ogni secondo e lui non mi scrive tanto quanto faccio io nell'arco di una giornata?"

"Vuole solo prendermi in giro?"

Se sei stata ferita, non ti fidi. Non dai credito a nessuno, e in particolare a colui che entra nelle tue grazie e magari vorrebbe solo passare del tempo con te. Ogni cosa viene interpretata in senso negativo, esagerato.

Mentre lascio che la torrida giornata estiva finisca di consumare la sigaretta mi sporgo leggermente dagli scalini e vedo che da un buchetto infinitesimale sotto i miei piedi spunta la testolina di una lucertola. Timorosamente, la sua linguetta tasta il terreno e quasi tutto il suo corpo, che ormai e` praticamente fuori dal buco, rimane immobile nell'attesa di qualche minaccia fantasma. Rimango immobile anche io per non spaventarla e resto in attesa che si muova.

Improvvisamente, la lucertola scatta e con un movimento fulmineo rientra nel buco. Forse ha percepito la mia presenza. Forse un mio impercettibile movimento verso di lei l'ha terrorizzata a tal punto da ripiegare nel buio del sottoscala.

Allora ho pensato. E` cosi` che siamo dopo la fine di una relazione disastrosa?Scappiamo a ogni avvicinamento dell'altro, senza constatare preventivamente se esso rappresenti una minaccia o un gesto d'affetto?

E se, come spesso accade, come la lucertola perde un pezzo di coda che viene trattenuta dal predatore, noi perdiamo per strada un pezzo di cuore, e`possibile che ci ricresca, metaforicamente parlando?O rimaniamo menomati per sempre?

Insomma, sono nel panico.Che il cielo mi aiuti!

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: janebennet
Data di creazione: 23/01/2008
 

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