Creato da Janus_13 il 05/12/2006

Janus Reloaded

Sulla via di Damasco

 

 

« Capitolo 3 : QUASI PERFE...3° Capitolo : QUASI PERF... »

3° Capitolo : QUASI PERFETTO 2° Parte

Post n°11 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da Janus_13
 

Nessun rumore, nessuna voce, nessuna televisione accesa che dice che il mondo sta per esplodere o impazzire o entrambe le cose.
Sul tavolo solo un foglietto bianco, sporcato solamente da qualche linea d'inchiostro.
"Siamo andati a trovare mia madre all'ospedale. Torniamo stasera. Tua madre ha tentato di dirtelo ieri sera, ma stavi dormendo e non credo tu abbia capito. La colazione è già pronta, spero non si sia raffreddata troppo. Baci, Arthur"
Sorrido. Sempre premuroso il "mio" pelatino. "ha tentato di dirtelo ieri sera" ? Missione decisamente fallita, "frau" mamma.
Io non mi ricordo di essermi nemmeno svegliata.
Probabilmente ci ho pure parlato. Spesso mi capita di non ricordare nulla al mattino quando sono molto stanca.
E più che stanca, ieri ero moribonda.

Nel silenzio più totale metto sulla tavola le fette di pane tostato e succo d'arancia.
Nessun fottutissimo stramaledetto odore di caffè stamattina.
Già sento i miei neurorecettori fare festa all'interno della scatola cranica per la ritrovata libertà dall'oscura nuba che li infestava.
Forse dovrei dire loro di non illudersi, che domani i vapori del caffè torneranno a tormentarli, che la loro felicità è solamente effimera.
Ma perchè non farli godere di questo breve momento ?
Spero solo la situazione non degeneri in disordine di ordine pubblico. Mi dispiacerebbe se si mettessero a sfasciare le vetrine dei miei ricordi.
Potrei però sfruttare la situazione a mio vantaggio, incanalare la pubblica indignazione verso quei ricordi di cui farei volentieri a meno, come ad esempio la sbronza che ho preso l'anno scorso a casa di Thomas.
Sono rimasta tutta sera cercando di convincere il "water-close" che ero stata io a recitare nel film "L'Esorcista".
E il lavandino.
E anche il cestino della biancheria, mi pare.
Alla fine della serata li avevo ampiamente convinti ed erano così felici di aver conosciuto una celebrità.
Thomas era molto meno felice, chissà perchè.
Non mi ha più richiamato da quella sera. Poverino, si sarà spaventato a pensare di avere un rapporto con una "stella" del mio calibro.

Dopo aver voracemente consumato la colazione, esco di casa.
Una meravigliosa giornata, fa addirittura caldo nonostante sia oramai ottobre inoltrato.
Mi infilo gli auricolari. Dopo una breve cernita degli mp3 a disposizione, sono lacerata dall'indecisione.
Slipknot, Deftones o Disturbed ? Questo è il problema.
Alla fine opto per i primi. Non posso resistere al fascino di un gruppo di bamboloni mascherati.
Batman, il mio eterno sogno erotico, si offenderebbe se lo facessi.

Non ho voglia nemmeno di correre.
Camminerò tranquillamente fino alla fermata dell'autobus.
E ora un piccolo quiz di matetica: se per percorrere la distanza che intercorre tra casa e la fermata dell'autobus Alice impiega mediamente cinque minuti camminando MOLTO lentamente ed essendo lei in anticipo di ben quindici minuti al passaggio del primo mezzo, riuscirà a non arrivare in ritardo ?
La risposta è : Sì! E dovrei anche riuscire a smentire uno dei corollari della legge di Murphy, quello che dice che l'autobus arriva sempre appena ti sei accesa la sigaretta.
Sì oggi è proprio una giornata perfetta.

Non faccio neppure in tempo a dare alla luce questo pensiero, che qualcosa mi sbatte violentemente a terra.
Alzo lo sguardo imprecando pronta a cercare il soggetto verso cuiincanalare la lunga serie di maledizioni che la mia bocca sta facendo uscire da quando ho toccato il terreno.
Poi mi blocco.

Davanti a me c'è un uomo. Avrà forse quarant'anni, i vestiti sono logori e strappati, la lunga barba bianca è sporca e unta.
Una fila di denti gialli, storti e radi spuntano da sotto un deforme labbro leporino. Si volta verso di me, con uno sguardo folle, tremando come una foglia.
E' pallido, terribilmente pallido. Lo vedo mentre, continuando a camminare all'indietro, certa di dirmi qualcosa.
Balbetta qualcosa di incomprensibile, indicando con insistenza un punto alle mie spalle.
"S-Scappa" urla all'improvviso, un grido talmente forte che riesce a coprire completamente l'assolo di batteria che sta risuonando nelle mie orecchie.
Detto questo, si mette a correre, come se avesse il diavolo alle spalle.
Mi volto nella direzione che indicava, ma non c'è nulla.
Proprio nulla.
A parte due bidoni della spazzatura. E quelli non fanno molta paura.
"Alcolizzato del cazzo !" gli urlo, mentre mi rialzo.

Stavo dicendo ? Sì oggi è proprio una giornata perfetta, QUASI perfetta ora.
Vorrei tanto scrollarmi di dosso l'inquietudine di quest'incontro, archiviarlo come "Incontro/scontro accidentale con tizio strano in evidente stato di ebbrezza". Ma non so.
C'era qualcosa di terribile in quello sguardo. Lui era sinceramente spaventato.
No, non era spaventato. Era terrorizzato.
Come se fosse sfuggito per un soffio a qualcosa che non si riesce a spiegare con le parole, come se stesse cercando di svegliarsi da da un tremendo incubo nel quale era caduto.
Rimango in silenzio per qualche secondo, pensando a cosa avesse potuto sconvolgerlo così.
I bidoni della spazzatura ? D'accordo forse è un paio di giorni che non passano a svuotarli, ma non è poi così spaventoso...
Chissà lui cosa ha creduto di vedere.
Anche i barboni si fanno d'acido adesso, evidentemente.

Arrivo alla fermata dell'autobus, fissando il solito pannello luminoso, pregando che non dica nulla.
Che stia lì buono, buono senza profetizzare nessun guasto meccanico, sciopero generale o qualche altra piaga biblica che possa farmi arrivare in ritardo.
Come al solito, alla fermata non c'è nessun altro.
Mi accendo la tanto sospirata sigaretta, ma non riesco nemmeno a gustarmela.
Normalmente io sto benissimo da sola, anzi i miei problemi iniziano quando devo dividere il mio preziosissimo spazio vitale con qualcuno.
Ma stamattina uno strano senso di inquietudine mi sta sibilando all'orecchio.
Cerco di non pensare al barbone.
Ma dovunque guardo, vedo i suoi occhi... fissi, vitrei, spalancati.

Come quelli di un morto.

-Continua-

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

ULTIME VISITE AL BLOG

in3sist3nt3bride68lolyta2002RitrattoDiUnEmozioneti.vorrei.sollevareArdat_LiliLaSacerdotesssapetalinudila_sognatrice_82DaviLicious
 

ULTIMI COMMENTI

è scomparso.
Inviato da: ba_rm
il 01/11/2007 alle 23:09
 
Ecco il nuovo blog. Chiaramente ci metterò qualche giorno a...
Inviato da: janus_reborn
il 19/05/2007 alle 11:06
 
Ciao a tutti. Sono sempre io, Janus. Nulla accade mai per...
Inviato da: janus_reborn
il 19/05/2007 alle 10:17
 
ehi.....
Inviato da: vera.sm
il 18/05/2007 alle 10:43
 
Amico,spero la tua assenza prolungata sia dovuta a qualcosa...
Inviato da: principessa.yashoda
il 11/05/2007 alle 19:43
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963