Creato da jokerfreeman il 20/11/2008

Joker revolution

RIDIAMO PERCHE' DENTRO DI NOI SIAMO LIBERI

 

 

Ultimo post

Post n°87 pubblicato il 22 Luglio 2013 da jokerfreeman
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Ultimo post della felicità: quella vera che eravamo io e te. Ultimo post della disperazione, delle notti insonni che mi lasciano segni indelebili nel cuore. Ultimo post dell'Amore che solo una fata può dare al Joker. Ultimo post dell'odio perchè per te non ne voglio provare. Ultimo post per archiviare questi quattro anni, queste Nostre emozioni, questo nostro cammino di crescita. Ultimo post per farti capire, anche se so che non mi capirai mai, che andando dritto per la tua strada hai scelto una rotta fin troppo facile. Hai considerato l'originale ormai obsoleto, ma trovandoti solo e senza complicità hai preso lei. Come non ti accorgi che le parole ri-dette e le canzoni ri-ascoltate perdono anche il significato che avevano avuto allora? Lascio che questa nave salpi, che il porto si allontani e  non mi volterò più indietro perchè altri porti mi attendono; spero di non finire come te, di trovare il meglio e non semplicemente una tua copia, una versione stantia di emozioni già godute. Chiamala bionda, urlale troia, scrivile testi e abbandonati sui suoi fianchi dopo aver fatto l'amore, non l'Amore. Canta canzoni sotto un palco, dille che è unica, dille che è la tua musa, la tua dea, parlale di una pelle che ti completa. Io sarò lontana di nuovo in volo, in alto nel cielo dove l'aria è così pura che mi saprà ossigenare il cuore. Bisogna mettere il punto, si deve andare avanti. In questi mesi c'ho provato, ma ora, vedendo che le tue parole scritte a me sono diventate solo una misera ricompensa per il torto che ho subito, ho asciugato le ultime lacrime. Le fate sono uniche. Le fate sono uniche: così piccole, così cattive. 

 
 
 

Sono quello che sono grazie a te.

Post n°86 pubblicato il 21 Luglio 2013 da jokerfreeman
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Metto la colonna sonora. Quella che mi serve per scrivere di te.

La mente chiude le porte e si tuffa nel passato.

Il corpo corre per le vie di Lerici, alla ricerca di uno spazio.

Mi accorgo che non c’è passato, c’è presente.

Tanto, tutto è cambiato. E ancora oggi piango molte volte perché so e saprò sempre che le fate sono uniche.

Guardo le mie mani e i miei occhi e so che sono così grazie a te.

Mi rendo conto che mi hai cresciuto come nessuna, tranne chi mi ha generato, abbia mai fatto.

Cerco la felicità altrove, trovo serenità e buon equilibrio. Ma è la mancanza di equilibrio quella che mi manca. Te la ricordi?

Quella cura, come scrive Battiato, la canzone di cui mi parlasti in uno dei primissimi appuntamenti, quella rimarrà solo e sempre tua. Come molto altro. 

E ancora oggi piango molte volte perché so e saprò sempre che le fate sono uniche.

 

Ti terrò sempre con me. Come un tatuaggio sulla pelle. Che non può andare via. 

 
 
 

Salamandra

Post n°85 pubblicato il 26 Giugno 2013 da jokerfreeman
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Piango ancora lacrime amare. Piango quando mi guardo indietro e vedo lontano il mio dolore e mi chiedo come abbia fatto a sopravvivere, come sia arrivata fino a qui. Piango quando guardo avanti e alzo la testa e sento dentro la fierezza di sapere che esiste lontano una gioia anche per me. Rido ancora, rido perchè è la mia natura. Rido quando mi guardo alla specchio e mi accorgo di grandi mancanze, dei pezzi di me che ho lasciato nei letti di persone distanti o di schegge conficcate nel mio cuore che lo rendono inutile. Rido quando penso alla nostra prima primavera insieme, a quell'estate che ci è scivolata tra le gambe e a tutte le altre estati che hanno sempre portato risate e lacrime di grandi traguardi finalmente raggiunti o di persone che hanno provato a separarci. Piango quando sento una voce lontana che mi spiega come passare oltre, come soffocare il mio dolore e renderlo docile. Non c'è più spazio per la tua risata, perchè ora c'è solo la mia, pesante e felice, non c'è più spazio per le tue lacrime, perchè le ho piante tutte io, dolci e amare. Non so se leggerai mai questa parole e se un giorno smetterò di vedere il joker sulla pelle di altri, ma ora voglio solo arrendermi all'evidenza che la Superba è troppo distante anche se continua a bagnare le mie notti.  

 
 
 

Le luci del campanile

Post n°84 pubblicato il 18 Giugno 2013 da jokerfreeman
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Ascolto ora una canzone che mi parla di un'avventura lontana nello spazio e nel tempo, che però a me e solo a me, parla di te. Come fossimo io e te ad essere partiti per Durango perchè in queste note io leggo il rumore del treno che parte e che mi porta da te. E le parole delle canzoni io oggi non le ascolto più, lascio solo che siano i miei ricordi a vagare... all'improvviso sto guardando le stelle il giorno del mio compleanno mentre tu mi dici che siamo solo noi tra il mare e le stelle; poi cambiano le note e posso annusare l'odore del tuo sudore o il profumo del rosmarino nell'acqua calda della vasca da bagno e potrei continuare per ore. Non ci sei più tu da leggere nei lividi del mio corpo, nei lividi del mio cuore e di certo non ci sono più io nelle canzoni dei nuovi cantautori o nelle serate dei viaggi e dei ritorni, ma nei ricordi, nei miei e nei tuoi, ci sarà sempre uno spazio per la gioia dell'essere stati noi quando tutto sembrava possibile. 

 
 
 

Punto della strada

Post n°83 pubblicato il 11 Febbraio 2013 da jokerfreeman
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Nella notte ho perso la mia bussola, credevo che avendo uno zaino carico di esperienze, positive e negative, non avrei sbagliato, non mi sarei persa. Invece è successo: mi sono dimenticata la strada giusta, sono caduta nelle tenebre della paura e ho dimenticato i giorni che tanto tempo fa mi avevano portato a dire che io sono migliore. La mia cartina mi ha tradito, mi ha mostrato una via e credendo di seguirla nel giusto mi sono ritrovata ingoiata nello sbaglio.
Conta tanto quello che porti con te, conta tanto quello che hai imparato nella tua vita, perché per affrontare un cammino devi per forza considerare tutto quello che è la tua attrezzatura. Il mio equipaggiamento per questo viaggio era adeguato: qualcosa per tenermi al riparo durante le tempeste, qualcosa di cui nutrirmi lungo il percorso e qualcosa per ricordare da dove ero partita, per non dimenticare dove stavo andando.
Ho marciato spedita lungo la mia strada, consapevole che fosse quella giusta, anche se all’inizio la meta non era chiara, mi ripetevo che anche il viaggio conta mentre cantavo canzoni per allietare il mio peregrinare.
Ho fatto tanto camminando, ho visto dall’esterno una me crescere e farsi sempre più acuta, una me che adesso vorrei rinnegare e soffocare, ma una me che nonostante tutto esiste e di certo non la posso ignorare. Ho ancora bisogno di te, delle tue parole, delle tue scosse e parole dure che mi dicano cosa c’è di vero, in questo mondo dove non vorrei essere, in un posto dove non mi sento a casa, in un vuoto dentro e intorno a me che mi ripete costantemente tutti i miei sbagli. Non voglio che tu sia mio, voglio solo essere felice.

 
 
 
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