« Messaggio #132 |
Post n°133 pubblicato il 29 Novembre 2008 da ahmad_jamal
. Buio in sala.. è l'ora dei desideri
. Penso che i sogni servano a farci digerire le emozioni della vita.. e che il cinema.. con la sua potenza visionaria.. debba aiutarci ad interpretare quello che ci circonda. Quando ci sediamo di fronte allo schermo è come se entrassimo in quella famosa caverna di platonica memoria.. dove scambiamo per reali le immagini che affollano la parete dell'antro. Come quando sogniamo di essere protagonisti di un inseguimento. Al risveglio il cuore batte forte perché l'emozione è divenuta reale. Per la psicoanalisi l'attività onirica serve a filtrare la realtà.. a renderla più accettabile rielaborandola.. regalando anche qualche tassello in più. Il dovere del regista è lo stesso.. il suo compito è quello di fornire una nuova chiave di lettura attraverso il suo sguardo. Licio Gelli ha scritto più volte che togliere sogni e desideri alla gente aiuta a governarla meglio.. perché non ha più utopie. E' vero.. e mi viene in mente Che Guevara quando diceva che un popolo non è un popolo se non ha utopie.. e Saint Just che durante la rivoluzione francese parlava di "scalare il Cielo".. mentre Brecht ha sempre sostenuto che l'artista deve stare un passo avanti allo spettatore.. per indicargli la strada dei desideri.. C'è sempre un sogno che ha la funzione di migliorare la nostra coscienza.. perché senza sogni non riusciremmo a vivere.
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