Kolben@

Cara figlia, ti scrivo .


LiberoBlog, sensazionalismo deviante.Una mamma cerca la sua bambina. E' nata quando lei aveva 15 anni, fu costretta a darla in adozione . Questo e‘ il titolo di un articolo di una giornalista di LiberoBlog , pubblicato oggi in prima pagina, associato a "MILANESE uguale a FIGHETTA"!!
Una storia drammatica, un racconto di una madre immersa in realta‘ socio-culturali inconcepibili, rapporti con una famiglia e con realta‘ locali dove "essere disonorata" equivaleva ancora ad un marchio indelebile di "mostruosa diversita‘".Com'era la Sicilia di allora? (domanda la giornalista)"Dura molto dura,non ho tanti ricordi della Sicilia perché ero troppo piccola, non sono rimasta molto in Sicilia."Si cara Patrizia, eri piccola , molto piccola, quando, come scrivi nel box del tuo blog:"Tutto è iniziato quando avevo 13 anni ed abitavo in Sicilia.Era il primo aprile del 1983 il giorno in cui sono stata violentata.Su questa prima parte del racconto sarò telegrafica, perché capisci certamente come può essere brutto ricordare una cosa del genere e come sia allo stesso tempo inutile ora entrare in particolari.Dopo questo episodio tremendo i miei genitori non hanno voluto esporre denuncia contro quell’uomo e nemmeno mi hanno portata all’ospedale, perché si vergognavano,invece di difendere con amore la loro figlia, poco più che bambina, vittima di una violenza."13 anni , una violenza, genitori che , come dice Lei: "Non facevano che ripetermi che ciò che era accaduto era solo colpa mia."IL VERO PROBLEMA, non era una Sicilia di allora, non siamo negli anni 30-40 .. siamo nel 1983! Una Sicilia solo di pochi giorni fa! IL VERO PROBLEMA SONO I SUOI GENITORI, coloro che avevano il dovere di proteggerla, di assisterla, di farla crescere, di amare quella sua BAMBINA come veri nonni, educando lei , Patrizia, a diventare madre.MA COME POTEVANO FARLO? Loro stessi non ne erano capaci.Si e‘ mai posta questa domanda?E mi stupisco di Lei che cerca umanita‘, ma nello stesso tempo, non e' capace di concederne. Li ha perdonati per aver deciso del suo futuro? (domanda la giornalista)-No,e credo che non le perdonerò mai, il dolore é troppo grande per perdonargli, no! Hanno distrutto la mia vita.-ORA , la sua bambina ha 24 anni, chiamera‘ mamma e papa‘ due persone che con amore si sono prese cura di lei .Lei Patrizia oggi e‘ madre di altri 3 ragazzi, si occupi di loro e SOFFRA questa storia in silenzio, AMARE E‘ ANCHE SOFFRIRE.Cosa augura alla sua bambina? (domanda la giornalista)-Tutta la felicità del mondo, ma soprattutto che sappi la verità sulle sue origine.-IO SPERO invece che non sappia mai delle sue origini e delle sue tristi vicende. E se vuole darle un volto, incominci a VEDERE CON GLI OCCHI CHIUSI.Concludo riportando l‘ultima parte del box nel suo Blog:"Come eri bella, che dico, eri bellissima e quanti capelli neri che avevi sulla tua graziosa testolina! Indossavi un bel pigiamino giallo, eri il mio dolce pulcino ed io ero felice con te tra le mie braccia; queste sono immagini che io non potrò mai cancellare dalla mia mente, sono marchiate a fuoco per sempre.Il giorno dopo ti ho rivista e ti ho ricoperta di baci, avevo voglia di mangiarti.."Kolben