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Post n°452 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da kakikoio

Qualsiasi cosa, viene fatte per vanagloria personale no? Insomma, cosa avete fatto che non fosse per un vostro piacere? Un dovere ecco. Ma in quest'azione non vi è nemmeno richiesto precisione o qualsisi altra cosa che potrebbe far entrare in campo il vostro orgoglio o qualsiasi altro impulso a fare bene.

Parlo di questo perchè più vando avanti più mi rendo conte di non essere più in linea con questo metodo, vorrei fare bene, ma il mio essere si ribella, mi si torce dentro un'insofferenza al fare per la mia gloria.

Non vi accorgete di essere orgogliosi anche di una minestra bene fatta? E suppongo direte "e quindi?" non so questa sensazione di dover dimostrare a noi ad altri d'essere bravi, anche solo inconsciamente, da dove viene? Approvazione personale, l'essere stufi del mondo in cui viviamo? Cosa? cosa?

All'inizio m'illudevo che fosse per me. Tutto. La torta perfetta, il conquistare la ragazza che mi piaceva, anche solo il trovare al supermercato tutti i singoli articoli che cercavo. Ora no. Ora tutto è meccanico, estraneo, fastidioso quasi. Il compromesso, del "ok ignora tutto concentrati su quello che ti piace" è svanito, sciolto.

Rimane questo senso di vuoto "colmo", non saprei come descriverlo in altri modi. E' una voragine, sottile, che ogni tanto fa male, ma non troppo grande, che mi da la sesazione d'essere piena in un qualcosa, quasi privo di peso, quasi inesistente "quasi".

Penso, mi manchi qualcosa ogni tanto. Mi sono volontariamente esiliato, senza però esserne triste, solo sconsolato. Si è il termine migliore. Mi sento d'aver perso diverse battaglie, alcune importanti, ma non cruciali. Però queste sconfitte, hanno pesato ed influenzato molto le mie attuali condizioni e mi trovo ad esserne, ora schiavo volontario ed involontario.

Una parte di me ringhia contro questa situazione, se ne fa beffe, ma è ben legata ed incatenata.

Vivo di sensazioni, passive cerco di capatare tutto, come ad affinare i miei sensi d'allarme, mi sono fatto fregare come un principiante e me ne sono davvero, rimasto sotto.
E' stata un'esperienza snervante, il capire mentre accande, d'essere il fortunato a cui stà per arrivare la pallottola. Sapete, quel bang, nei film? Il muro dietro di voi che si crepa o il vetro che si spacca e voi sapete. Oh si che sapete, non sentite ancora nulla, non cola sangue, non vi fa, davvero ancora male. Avete solo quella sensazione di essere in fase "cristo mi stanno fottendo!" Ma anche qui sapete di aver sbagliato, siete già stati fottuti.

In ultimo mi sono stufato di lottare contro gli altri. fottetevi. Si potrebbe vivere così bene, con un pizzico di amor proprio e di sincerità. anche se entrambe le cose, sonoa rmi a doppio taglio.

Non siamo tutti schiavi di noi stessi? Imprigionati dentro uan cella, senza finestre ne sbarre, col sole in fronte e la marea che sale ai piedi. E quando viene il buoio s'affollano nostri e stelle, nei buoi antri del nostro essere..

Inizia ad essere tardi, devo andare...

 
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