Granelli di Sabbia

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Tirando le somme attualmente, sono passato dal periodo zen di calma ad essere n filino infelice, nuovamente. Sento quella presenza fastidiosa "'d'assenza".
Si sembrerebbe un controsenso, ma l'avrete provata anche voi quella presenza definita, variabile dall'assere insopportabilmente pesante, all'essere leggera come una piuma di assenza.

L'assenza di un qualcosa che si vuole è più presente e marcata, di certe presenze indesiderate e costanti. Rivango i precedenti post e amplio il concetto del mio amore, probabilmente ne sono affascinato, mi strega e ne sono drogato, ma non fa per me.

Amare davvero richieda la mancanza parziale del cervello, devi essere cuore in larga parte altrimenti stimi moooolto qualcuno, ma non ami.

Il mio cervello s'intrapone sempre, come un controllore del tram che ti fa la posta, aspettanto che tu ti addormenti e sbagli la fermata, per poterti mettere la multa e cacciarti dal treno.

Non è che vorrei ma non posso... Posso eccome, ma per cosa? Per chi? Per me? Non so è troppo incontrollabile, troppo folle e indisciplinato, ma al contempo così bello. Si potrebbe tranquillamente vivere e amare, tanto il brutto scomparirebbe (e lo fa, se si ama) ma il nostro cervello si è evoluto, per proteggerci e l'amore è una malattia, che ti porta a suicidarti letteralmente e il nostro safe control, non può permetterci questo.

Ed ecco che sorgono i dubbi, le incertezze, ogni sorta di ultrapippa mentale, perchè si eviti a tutti i costi l'amore, la malattia che potrebbe ucciderci.

Più sicurezza, meno pazzie, meno amore.

Evoluzione id merda...