kalòn

Post N° 13


Narrando la Bellezza.    Molti grandi autori hanno identificato la Bellezza con il Sommo bene. Vi proponiamo qui alcuni stralci che testimoniano l’antichità è la fondatezza del tema scelto per il primo numero di Kalon.     L’anima tende per sua natura alla  vera bellezza. sorretta dalla speranza di passare da una bellezza inferiore precedentemente ammirata a una bellezza superiore ancora nascosta, accende di continuo il suo desiderio. Per questa sua struttura l’anima tende a spingersi irresistibilmente verso la bellezza, nella speranza di giungere a cogliere pienamente la figura stessa dell’archetipo. Qui sta l’oggetto dell’ardita preghiera di Mosè, che supera i confini stessi del desiderio.      Egli vuol godere della bellezza, ma non riflessa in uno specchio, bensì faccia a faccia. la risposta di Dio, nelle bervi parole con cui respinge simile preghiera, apre davanti a noi un abisso immenso di pensiero.    Dio gli concesse il dono di soddisfare il suo desiderio, ma non gli diede la cessazione e la sazietà di esso. se Mosè, contemplando la visione di Dio, avesse estinto in se la brama che ne aveva, Dio non gli si sarebbe mostrato. Comprendiamo allora che vedere Dio consiste realmente nel non saziarsi mai del desiderio di lui (Gregorio Nisseno la vita di Mosè) Non Riempio io il cielo e la terra?  (Geremia 23, 24) Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si conosce l’autore (Sapienza 12,14). Nella contemplazione dello splendore universale del mondo, la bellezza stessa diventa, per così dire, voce e ti grida: non mi sono fatta da sola, è Dio che mi ha creata. (sant’Agostino, Confessioni). Spargendo doni a piene manirapido, è passato tra questi boschi;posando su di esso il mio sguardo,con un riflesso del suo volto,li ha rivestiti di bellezza (Giovanni della croce, Cantico spirituale) Tutto quel che ha affascinato il mio sguardo in questo mondo, mioDio, non è altro che il più povero e più umile riflesso della tua bonta(charles de Foucauld, Scritti Spirituali). La natura possiede delle perfezioni per mostrare che è l’immagine di Dio; e dei difetti, per mostrare che ne è solo l’immagine. (Blaise Pascal)