Bello. Sensibile. Ambientato nella laguna veneta. La nebbia, i riflessi dell'acqua e la vita dei pescatori accompagnano gli stati d'animo di una ragazza cinese che senza alcuna libertà lavora per la mafia cinese come una sorta di schiava. Il film racconta una profonda solitudine alleviata da un'amicizia tenera e comprensiva da parte di un vecchio pescatore. L'amicizia viene contrastata duramente dalle rispettive comunità, cinese e italiana, per scopi economici e per stupidità. La ragazza pone fine all'amicizia e l'epilogo ha un doppio risvolto: triste e lieto. Le immagini lagunari sono splendide e rimandano a una condizione esistenziale lieve e nostalgica. Nell'atmosfera lagunare sembra intravedersi un oriente lontano. |
Il cinema dei fratelli Dardenne: Rosetta, L'enfant, e Il ragazzo con la bicicletta. |
Post n°78 pubblicato il 15 Maggio 2012 da grazyanna
Un padre e un figlio si trovano in contrapposizione non per degli ideali o per incomprensioni di carattere generazionale, ma per una visione diversa della giustizia, della democrazia e della coscienza civile. Un figlio 15 enne scopre che il padre è complice di gravi delitti di origine terroristica, ma percorre la strada della verità e della giustizia civile, denunciandolo. Emilio legge, studia, e ragiona con la propria mente e la propria coscienza. Il padre è un professore universitario e un intellettuale di sinistra che vede il proprio figlio deciso a non coprirlo, e a scegliere i propri valori civili ed umani. Riconosce di non aver costruito un vero rapporto con il figlio attraverso la costruzione di un impianto di idee, valori e confronti di opinioni. Emilio stesso si rende conto di vivere in una famiglia in cui i vari membri non si conoscono profondamente e sono legati da rapporti superficiali e vuoti. |