Kinoland

Truman Capote

In seguito all'assassinio di un'intera famiglia nelle campagne del Kansas, Truman Capote (Philip Seymour Hoffman) compie lunghe e minuziose ricerche che lo porteranno a scrivere quello che è considerato il suo capolavoro, il romanzo verità "A Sangue Freddo".

Ho apprezzato molto questo film per più motivi.

Il primo è sicuramente l'interpretazione di Philip Seymour Hoffman, magistrale, sbalorditivo (premio Oscar e Golden Globe miglior attore). L'avevo già visto in altri film ma non mi aveva mai colpito come in questo.

Il secondo è Truman Capote stesso. Il suo è un personaggio particolarmente affascinante e complesso e che eppure è oggi poco conosciuto.

Ciò che invece non ho affatto apprezzato è la scelta del doppiatore che assume un tono di voce troppo ridicolo (da ascoltare in originale).

VOTO: 8+

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Fin da quando ero piccolo la gente pensava di avermi inquadrato per via di come parlo. Si sono sempre sbagliati.

Le regole della casa del sidro

Inizio subito dicendo che avevo alte (se non altissime) aspettative prima di vedere questo film e che, purtroppo, sono state deluse.

Andiamo però, come sempre, con ordine.

Homer (Toby Maguire) viene cresciuto dal Dr. Wilbur Larch, medico abortista, nell'orfanotrofio da lu fondato e lo avvicina alla medicina sperando che un giorno possa prendere il suo posto.

Ma dall'incontro con Candy (Charlize Theron) e il fidanzato Wally (Paul Rudd), Homer decide di essere grande abbastanza per costruirsi un proprio futuro e viene invitato dalla coppia nela loro tenuta. Wally, aviatore in procinto di partire per la guerra, gli propone un lavoro come raccoglitore di mele. Entra dunque a far parte della "casa del sidro" in cui abitano i raccoglitori come lui.

Questo film non mi ha affatto convinta. Oltre ad essere lento, che non sempre è una caratteristica prettamente negativa, sono arrivata ai titoli di coda pensando "Ma quando inizia?". In effetti questa pellicola dà la netta impressione di non cominciare mai. Non c'è mai una svolta cruciale e oltretutto i personaggi restano sempre piatti. Maguire è sempre uguale, non cambia mai espressione e sembra impassibile, Theron sembra quasi inutile per la storia, Caine è l'unico a rendere il suo personaggio interessante e credibile.

Si salva la bellezza del'ambientazione.

VOTO: 5

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Buonanotte principi del Maine, re della nuova Inghilterra.

Chicago

Velma Kelly (Catherine Zeta-Jones) è una star nei nightclub. La sua fama aumenta dopo essere stata arrestata per l'omicidio del marito e della sorella. Ma a farle ombra arriva Roxie Hart (Renée Zellwegger) che sogna di diventare cantante e ha ucciso l'amante. Una volta in carcere per salvarsi dalla pena di morte ingaggerà il famosissimo e infallibile avvocato Billy Flynn (Richard Gere).

Adoro questo musical, creata da Bob Fosse e adattato per il grande schermo da Rob Marshall e vincitore di 6 premi Oscar, tra cui miglior film. Le canzoni sono memorabili, le coreografie sono magnifiche e la storia in sè è significativa. Gli interpreti, partendo dalla Zeta-Jones che vinse il premio Oscar per la miglior attrice non protagonista, sono formidabili (ricordiamo per l'ennesima volta che sono gli stessi attore a cantare e ballare e questo fa riflettere molto sulle capacità che li differenzia dai nostri).

VOTO: 9

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Non mi piace fare il pavone, ma credo che se Gesù Cristo fosse vissuto a Chicago oggi e avesse avuto 5000 dollari e fosse venuto da me… sarebbe andata diversamente per lui!
 

Big Fish

Tratto dal romanzo omonimo di Daniel Wallace

Edward Bloom (Ewan McGregor, da giovane, e Albert Finney,da anziano) racconta storie incredibili che gli sono successe nel corso della vita, dall'incontro con un lupo mannaro a quello con una vecchia strega nel cui occhio si vede la propria morte. L'unico che non apprezza questi racconti è il figlio Will (Billy Crudup) che sente di non aver mai conosciuto davvero suo padre.

Un film di questo genere non poteva che essere affidato al geniale Tim Burton. Eppure, il suo solito stile "gotico" e tetro non fa da padrone. In effetti, per quanto riguarda lo stile, potremmo paragonare questo film più a "La fabbrica di cioccolato" che a "Sweeney Todd". Certamente le esigenze saranno state date anche dalla sceneggiatura che basandosi su un romanzo non poteva essere stravolta. Ma qua e là si possono trovare esempi tipici del vecchio e caro Tim, a partire dalla strega per arrivare ala foresta degli alberi animati.

Infine, è doveroso spendere qualche ulteriore parola sulla trama, che, anche se approcciata in maniera divertente e fantasiosa, è profondamente drammatica.

Edward Bloom si trova, non dico costretto, ma per lo meno forzato a raccontare queste storie, inventando i particolari incredibili per rendere quella che è stata la sua vita un'esperienza indimenticabile e unica per quelli che lo circondano. In un certo senso potremmo addirittura pensare che Edward non abbia vissuto pienamente la sua vita, non la reputi all'altezza di quelle che erano le sue aspettative, sebbene ami la moglie e il figlio. E' un po' come nella vita di tutti i giorni della gente comune. Chi non ha mai ingigantito un banale avvenimento per renderlo speciale e invidiabile?

Si potrebbe dunque affermare che Edward reciti una sorta di pièce della quale è lui stesso a scriverne la trama, modificando la vera e triste realtà per renderla emozionante e ideale.

Eccezionale la colonna sonora, firmata Danny Elfman.

VOTO: 9

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Tenuto in un piccolo vaso il pesce rosso rimarrà piccolo, in uno spazio maggiore esso raddoppia, triplica o quadruplica la sua grandezza.

Dicono che quando incontri l'amore della tua vita il tempo si ferma... ed è vero. Quello che non ti dicono è che poi va a doppia velocità per recuperare.

Chiedi alla Polvere

Tratto dall'omonimo romanzo di John Fante.

Arturo Bandini (Colin Farrell) sogna di diventare un grande scrittore, attorniato da belle donne e auto di lusso. Il suo prmo racconto, "Il cagnolino rise" ha avuto un successo sufficinete da peermettirgli di trasferirsi a Los Angeles e alloggiare in ua pensione a Bunker Hill. Incontra Camilla Lopez (Salma Hayek) una ragazza messicana con la quale intreccia una relazione turbolenta.

Devo ammettere che ho apprezzato maggiormente il libro. In effetti nel film la trama e soprattutto i personaggi vengono un po' sminuiti, semplificati e quindi la storia tra Camilla e Arturo è un po' troppo banalizzata.  In effetti leggendo il libro si assiste al grande ego e anche alla grande fragilità di Bandini sbruffone esteriormente, ma molto fragile.

E' in special modo il finale che mi ha lasciata perplessa, anche se, ovviamente, non andrò a raccontarlo.

VOTO: 7-

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Puoi portare un cavallo al fiume, ma non puoi obbligarlo a bere.

Up

Finalmente sono riuscita a vederlo. Ne è valsa la pena, assolutamente, come per ogni film della Disney Pixar del resto.

La particolarità di questo film è la figura centrale, ovvero Carl Fredricksen, un anziano signore che decide di partire per le Cascate Paradiso, dove la moglie Ellie, ormai defunta, sognava fin da bambina di abitare. Parte con la propria casa, volando grazie a un mucchio di palloncini. Aiutato dall'Esploratore della Natura Selvaggia Russell, dal cane parlante Dug e dallo strambo uccello Kevin, Carl affronterà questa nuova avventura assaporando di nuovo il gusto della vita che pensava aver perso.

Il film non è solo divertente e spassoso, ma anche malinconico e profondo. Per tutta la sua durata infatti assistiamo al dolore di Carl, quindi di tutti quegli anziani che dopo aver passato l'intera vita con una persona si ritrovano da soli e perdono la voglia di vivere. Ed è qui che subentra Russell, il piccolo esploratore curioso e vivace, che in un certo senso può incarnare il figlio che Carl ed Ellie non hanno mai potuto avere, che fornirà a Carl una nuova vitalità e uno scopo.

La Pixar si riconferma una "fabbrica di sogni" e di storie che non possono passare inosservarte.

VOTO: 9

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Avatar

Dopo averne tanto sentito parlare e criticare ho deciso di vederlo.

La trama non è certamente delle più originali, ma richiama numerose altre pellicole, per dirne una Pocahontas.

Jake Sully (Sam Worthington) è un marine costretto su una sedia a rotelle. Viene mandato insieme ad altri Avatar sul pianeta Pandora, ricco di Unobtainium (un minerale particolarmente prezioso), e deve infiltrarsi tra la popolazione locale, i Na'vi, e convincerli a "sloggiare" per permettere agli uomini di estrarre il minerale. Ma la conoscenza di questo popolo e specie della Principessa Neytiri gli faranno cambiare idea...

Come già detto la trama è piuttosto banale, ma ciò che rende unico questo film non è il soggetto, quanto tutto ciò che ci sta intorno.

Il pianeta Pandora è fantastico. Ricco di flora e fauna di ogni genere è un vero paradiso. Iniziando dal Direhorse, cavallo a 6 zampe, passando per gli Ikran fino ad arrivare all'enorme e bellissimo Toruk, bisogna ammettere che sia Cameron che la WETA hanno fatto un lavoro grandioso.

Anche i Na'vi non hanno niente da invidiare ai loro "animali da compagnia".

Blu, slanciati, agili e profondamente amanti della natura i Na'vi sono creature estremamente affascinanti.

Insomma, io non griderei al capolavoro, ma senz'altro a un nuovo modo di vedere il cinema.

VOTO: 8

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A volte tutta la vita si riduce a un unico, folle gesto.

Reservoir Dogs

Primo film di Quentin Tarantino, Reservoir Dogs è un film di una semplicità disarmante.

6 rapinatori che non si conoscono tra di loro se non come Mr Blonde (Michael Madsen), Mr White (Harvey Keitel), Mr Orange (Tim Roth), Mr Pink (Steve Buscemi), Mr Brown (Quentin Trantino) e Mr Blue(Eddie Bunker) decidono di fare un colpo in una gioielleria. Due, Blue e Brown, muoiono. Orange è gravemente ferito.

I quattro sopravvissuti si ritrovano in un deposito abbandonato. Tra di loro c'è una spia... 

Film dal budget limitatissimo (es. la macchina di Mr Blonde era originariamente posseduta dallo stesso Madsen, Roth indossa i suoi stessi jeans...) dimostra che non sono necessari capitali milionari per fare un'ottima pellicola, ma è sicuramente indispensabile una sceneggiatura geniale. E Tarantino è uno di quei registi che con la macchina da scrivere ci sa fare.

Tutto (o quasi) avviene in un ambiente così anonimo, il deposito appunto, da risultare perfetto. Se i criminali non hanno nemmeno un nome e non danno informazioni su di sé non ci si può aspettare un arredamento personalizzato!

Ma è proprio questo il punto forte della pellicola. Le emozioni, i dialoghi e le espressioni sono così intensi che lo spettatore non presta attenzione alla scenografia. Si rimane concentrati ad aspettare un passo falso, un indizio, una rivelazione.

E' insomma un film che deve essere visto da qualsiasi appassionato di cinema per capire come sia dalle storie più semplici che nascono i veri capolavori.

VOTO: 10

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Continuerai ad abbaiare a lungo, cagnolino, o comincerai a mordere? 

Golden Globe 2010

Il 17 gennaio ha avuto luogo a Beverly Hills la 67° edizione della premiazione dei Golden Globe. Si sa che essendo "parenti" del premio oscar, i Golden Globe di solito preannunciano i film che saranno i protagonisti gloriosi dell'anno.

Vediamo subito i vincitori di quest'anno:

MIGLIOR FILM DRAMMATICO

AVATAR

MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICALE

UNA NOTTE DA LEONI

MIGLIOR REGISTA

JAMES CAMERON per AVATAR

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO

JEFF BRIDGES in CRAZY HEART

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO

SANDRA BULLOCK in THE BLIND SIDE

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE

ROBERT DOWNEY JR. in SHERLOCK HOLMES

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE

MERYL STREEP in JULIE & JULIA

MIGLIOR ATTORE ON PROTAGONISTA

CHRISTOPH WALTZ in BASTARDI SENZA GLORIA

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

MO'NIQUE in PRECIOUS

MIGLIORE SCENEGGIATURA

JASON REITMAN e SHELDON TURNER per TRA LE NUVOLE

MIGLIORE COLONNA SONORA ORIGINALE

MICHAEL GIACCHINO per UP

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE

"THE WEARY KIND" parole e musica di RYAN BINGHAM e T-BONE BURNETT in CRAZY HEART

MIGLIORE FILM STRANIERO

IL NASTRO BIANCO

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE

UP

GOLDEN GLOBE ALLA CARRIERA

MARTIN SCORSESE

Il Labirinto del Fauno

Vorrei iniziare con una piccola premessa.

Non sono un'amante dei film fantasy, soprattutto quelli che hanno come protagonisti dei bambini. Li trovo troppo surreali e banali.

Mi sono interessata però a questo film in quanto è vietato ai minori di 14 anni. Ho quindi pensato che non fosse un film per bambini come tutti gli altri del genere e l'ho acquistato.

Beh, effettivamente non è un film per bambini, ma non è neanche un film per tutti gli adulti.

Ma andiamo con ordine...

Ofelia (Ivana Baquero) è una bambina che per sfuggire alla realtà non proprio positiva che vive (la madre è in cattiva salute a causa di una difficile gravidanza e il Capitano dell'esercito spagnolo che ha sposato non prova particolare affetto per la piccola, che si rifiuta di chiamarlo papà, in quanto quello vero è morto in guerra) si lancia in letture mitologiche ed esplorazioni del giardino adiacente la sua nuova casa. Un giorno le si presenta davanti un insetto che le dice di seguirlo e si rivelerà poi una fata. La conduce nel labirinto in cui incontra un fauno che le rivela la sua vera identità. Ofelia è infatti una principessa, Moana, e per tornare dal Re del mondo sotterraneo suo padre, dovrà superare tre prove.

Come detto nella premessa "Il labirinto del Fauno" è un film alquanto particolare. Iniziando dai personaggi si può facilmente constatare che, a differenza dei comuni film fantasy per bambini, le creature "incantate" non sono affatto buone e gentili, quanto violente e ingannevoli.

A cominciare dal Fauno, considerato un po' negativo ancora oggi, passando per L'Uomo Pallido che squarta le fate amiche di Ofelia.

Consideriamo anche la censura che vieta il film ai minori di 14 anni, in quanto alcune scene sono abbastanza violente e non adatte a un pubblico più piccolo.

Insomma, se volete vedere un film anomalo questo è quello che fa per voi.

VOTO: 8+

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E si dice che (...) lasciò dietro di sé delle piccole tracce del suo passaggio sulla terra, visibili solo agli occhi di chi sa gardare