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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da ANGELEYE76
Foto di TheConcrete

Tre ore di confronto quasi all'americana tra il premier e il leader della Margherita
Le armi: Unipol e comunismo contro crisi economica e conflitto di interessi
Battute, sguardi, colpi bassi
in onda la sfida Berlusconi-Rutelli
"Con la politica ci ho solo perso". "Il suo reddito è raddoppiato"
"Il mio stipendio in beneficienza". "Contratto tradito, si ritiri"
di DARIO OLIVERO


Per tre ore i due tentano l'impresa quasi impossibile per due politici italiani: un confronto all'americana. A Matrix, Canale 5, tv del presidente del Consiglio, moderatore Enrico Mentana. "Fidatevi", dice all'inizio il conduttore frenando l'irruenza dei due avversari. "Vi farò tutte le domande che vi devo fare". Par condicio nel pubblico in studio: 50 scelti dal premier, 50 dal presidente della Margherita. Tempi contingentati ("ma non in modo fiscale perché siamo tra persone per bene", dirà Mentana), dai tre ai quattro minuti a testa per ogni domanda. Non andrà sempre così.
I due si presentano sul ring con le loro armi migliori. Berlusconi con quelle che da giorni sfodera nelle varie apparizioni dell'offensiva mediatica che, parole ripetute anche stasera, non ha lo scopo "di occupare le televisioni" ma di "informare gli italiani su quello che il governo ha fatto in questi anni" prima che scatti la par condicio, anzi la "Marx-condicio", come la definisce il premier. Le armi sono: caso Unipol-Ds, sentimento anti-italiano dell'opposizione che fa ammalare di pessimismo l'opinione pubblica, aumento delle pensioni, riforme della scuola, grandi opere e lotta viscerale al comunismo.

Rutelli risponde con il declino del sistema-paese, la mancata lotta all'evasione fiscale, il fallimento della politica economica del governo e del contratto con gli italiani, la mancanza di investimenti (nelle stesse grandi opere vanto del premier) e, soprattutto, il conflitto di interessi.

Con questi argomenti entrambi cercheranno per tre ore - il dibattito finirà a notte fonda - il colpo del ko. Una sfida aperta e conclusa con una stretta di mano.

Ecco qualche scambio significativo.

Tv. Berlusconi conferma che la maggioranza intende rinviare lo scioglimento delle Camere per "approvare alcune norme" ancora non realizzate. Rutelli: è solo un modo per rinviare l'inizio della par condicio e occupare ancora le trasmissioni televisive: "Vuole fare 'Unomattina', 'Duemattina', 'Tremattina'...".

Unipol. Berlusconi conferma la sua linea: da parte dei Ds non ci sono state pressioni, ma è un fatto che siano scesi in campo in favore della compagnia assicurativa delle Coop. Rutelli ribadisce la sua fiducia in Piero Fassino. Berlusconi: "Certo avevi appoggiato la cordata Abete-Della Valle...".

Soci. Berlusconi: "Io le informazioni su Unipol le ho da una persona molto seria e molto autorevole, che è il signor Tarak Ben Ammar". Rutelli: "Che è un suo socio". Berlusconi: "Sì, sono orgoglioso di avere come socio... non so nemmeno se sia mio socio". Rutelli: "Come non sapeva di essere socio del dottor Gnutti?". Berlusconi: "No, non lo sapevo perché anche se ad alcuni di voi può sembrare non vero, io dal '93 ho dato le dimissioni dal mio gruppo".

Conflitto di interessi. Dopo uno scambio di battute sugli incontri di cui tanto si è parlato in questi giorni a proposito della vicenda Bnl, Rutelli ricorda che il reddito del premier è cresciuto di oltre il doppio. Berlusconi sottolinea che entrando in politica ha perso molto, come ad esempio, oltre alla Standa, "Repubblica e il gruppo l'Espresso". Rutelli: "Pure quelle si voleva pappare, presidente?" Berlusconi, poco dopo: "Il mio lavoro di presidente del Consiglio lo faccio gratis... perché do il mio stipendio in beneficienza...". Rutelli: "Scherza?"

Condoni. Rutelli attacca l'avversario sui condoni. Berlusconi nega di averne mai usufruito personalmente e affonda: "Anche la signora Prodi ha approfittato dei condoni...". Rutelli gli fa i complimenti per questa "affermazione coraggiosa".

Barche. Berlusconi a Rutelli che gli parlava del "naufragio" verso il quale starebbe portando il Paese, ricorda che "quando si parla di barche non deve rivolgersi a me ma a qualcun altro (Massimo D'Alema ndr)".

Coerenza. Berlusconi: "Non capisco come una persona come Rutelli, con idee così distanti dai comunisti, stia loro aprendo le porte". Rutelli: "Presidente mettiamo una cosa in chiaro: io con lei non ci si starò mai neanche per sbaglio". Berlusconi: "E' la dimostrazione che io sono coerente e Rutelli è incoerente".

Comunismo. Rutelli riferendosi a Putin: "Qualche amico comunista ce l'ha anche lei e poi dovrebbe ricordare che anche in Italia c'è stata una dittatura, che il fascismo è stata una cattiva esperienza per il Paese". Berlusconi: "E' sicuramente un dovere della memoria...". Rutelli: "Ma quando c'è qualcosa da commemorare lei ha sempre qualcosa da fare da qualche altra parte. E poi parla solo di comunismo".

Ancora. Berlusconi, rivolto al pubblico, cita Gramsci e ripete che i comunisti controllano "i gangli vitali della società". Rutelli: "E quando il signor Berlusconi organizzerà un viaggio per espatriare?". "Non è detto che qualcuno non lo faccia se vincerà il centrosinistra".

Contratto. Rutelli: "Lei aveva scritto nel contratto con gli italiani che se non manteneva l'impegno di approvare tutto il suo programma non si sarebbe ricandidato. Allora abbia il coraggio di non ricandidarsi". Berlusconi: "Ma me lo chiede la maggioranza degli italiani". Rutelli ricordando la frase di Iva Zanicchi: "Proviamolo!": "Gli italiani lo hanno provato, ora penso che possano dare la loro fiducia al centrosinistra".

 
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