POLITICA & RELIGIONE

In un'audizione al Senato, l'amministratore delegato della società, Giancarlo Cimoli, ha rivelato che "le recenti proteste di Alitalia hanno causato tra i 60 e gli 80 milioni di perdite di ricavi". Proteste che l'ex manager delle FS ha definito "maladette" in quanto oltre al danno economico incidono sul clima delle relazioni aziendali. "Soprattutto è il clima - ha sottolineato il numero uno di Alitalia - che si crea in azienda che ci interessa, visto che non è quello di servizio".

Cimoli ha detto quindi che "Alitalia è fatta da molta gente per bene, gente normale e gente lassista non più di altre aziende. Ma non voglio criminalizzare nessuno - ha concluso - perché questo è frutto di cattive abitudini. Molti in azienda sono convinti che finiti questi soldi, ne arriveranno degli altri senza sapere che il governo non potrà più intervenire".

Cimoli ha poi quantificato il danno che potrebbe produrre sui conti di Alitalia l'eventuale conferma dello stop giudiziario all'acquisto di Volare. L'acquisizione di Volare, ha spiegato, sarebbe "fondamentale per poter crescere di quota", e la sua aggiudicazione ad AirOne comporterebbe perdite per 125 milioni il che vuol dire "una sventola di 16 milioni l'anno".

Nel nuovo documento inviato dai sindacati a Palazzo Chigi, Cgil, Cisl e Uil, contro le accuse dei quali Cimoli ha detto di aver dato "mandato ai suoi avvocati per tutelarsi", denunciano che "su 4.396 assistenti di volo dell'Alitalia, ogni giorno ne risultano ammalati ben 750, numero sufficiente ad "armare una flotta di 45 aeroplani a medio raggio".

Secondo i sindacati,  l'alto tasso di assenteismo di hostess e steward, un fenomeno definito come "assenteismo per controdipendenza del personale",  comporta che "il recupero di produttività del personale navigante e' stato teorico e di gran lunga inferiore agli obiettivi".

 Maledetti sindacati fancazzisti! Tanto loro non ci perdono niente comunque, no?