Creato da TheConcrete il 18/01/2006
...DUE GRANDI MISTERI SU CUI FAR LUCE...

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I relatori

 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

SdoppiamoCupidoLaStivaAZGiurmomus81abraxacs
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Messaggio #12Messaggio #14 »

Prodi e l'elogio del cacciavite

Post n°13 pubblicato il 08 Febbraio 2006 da ANGELEYE76

Mercoledí 08.02.2006 10:14

Di Gianni Zecca

Beh, almeno un'etichetta da applicare alla campagna elettorale del Professore l'abbiamo
: se quella del Cavaliere è, nelle parole di Casini, radical motivazionale, quella di Prodi va definita radical podistica. Corsa, bicicletta, scarpette, sudore: è questo il pedigree del leader dell'Unione che, diciamola tutta, se fa scatti in avanti come quello di ieri sera, rischia di procurarsi uno strappo già dopo qualche chilometro di marcia. D'altra parte, Prodi non fa segreto di queste sue passioni, quasi a far passare che c'è una corrispondenza tra la tenacia di chi intraprende sforzi fisici immani, e quella richiesta ad un uomo di governo. La metafora seduce, se non altro perché è in controtendenza.

Chiariamo meglio. Non appena prende il via la puntata, parlando di cuneo fiscale Prodi si lancia in una previsione forse un po' sperticata: entro il primo anno di governo riduzione del costo del lavoro del 5% e oltre. Da notare che il Centrodestra, con grande sforzo, si è fermato all'1% dopo cinque anni. Ma uno slancio, seppur eccessivo, si può perdonare. Il fatto è che non siamo abituati a numeri del genere: in Vespa le parole provocano uno sconquasso tale che gli tremano i polsi e gli viene di suonare il campanello. Dlin dlon, ed ecco un nuovo ospite: ma sarà poi vero che Vespa custodisce il campanello in tasca?

La serata del Professore dura due ore, in cui ha il tempo di parlare di un nutrito pacchetto di argomenti. E così, il Prodi pensiero, piano piano prende corpo, sempre intervallato da lunghe pause di riflessione. Nonostante il ritmo blando, parla del rapporto con Bertinotti, di Iraq e di ritiro, di scuola (criticando la riforma Moratti), di lavoro (puntando il dito contro il precariato e dichiarando di voler "aggiustare" la legge Biagi), di Pacs e di necessità di rilancio del nostro paese.

Appunto, "aggiustare". C'è l'orgoglio del bricoleur nei suoi toni, e grande considerazione per qualsiasi verbo o utensile che denoti manualità. In questo senso va inteso il suo elogio del cacciavite: Prodi vorrebbe un' Italia simile a quella del boom degli anni '60, con i distretti produttivi e le fabbriche che producono a ritmi forsennati. 

Il Professore argomenta così: non usa mai i numeri per suffragare i suoi ragionamenti, a parte l'exploit iniziale. E' un aspetto che colpisce, di fronte al diluvio di cifre cui veniamo abitualmente sottoposti. E' vero che i numeri introducono un elemento di certezza: ma se chiunque li adopera a proprio arbitrio, aggiungendo qua e togliendo là, perdono la loro utilità. Per questo motivo non ci dispiace che Prodi scelga sempre la via dell'interpretazione alla cruda ed incolore elencazione.  

Tuttavia la sua strategia appare un' anticchia antiquata: non si produce mai in una proposta nuova, mai adotta un punto di vista originale anche su temi discussione come la laicità e fede cattolica, su cui chiunque ha oramai detto la sua in modo inequivocabile. E' vero che è difficile essere portavoce di una coalizione di partiti non omogenei, ma facendo così rischia l'imbambolamento. Prodi critica in tutto e per tutto l'operato del governo Berlusconi, ma solo questo potrebbe non bastare. Soprattutto una volta che il Cavaliere e il Professore si troveranno faccia a faccia.


Mi viene da vomitare..

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
rigitans
rigitans il 08/02/06 alle 11:35 via WEB
sei ingiusta nei confronti delle parole di prodi. io per primo l ho criticato, nonostante che lo voterò...ma ieri a porta a porta ho ascoltato il miglior prodi di sempre.. sicuramente il miglior discorso politico degli ultimi 6-7 anni. certo, le parole devono essere preludio di fatti, ma per avere la risposta bisogna aspettare. sulle battute tralasciamo, se non che un prodi brillante anche in battute(tranne quelle menzionate da te) non lo avevo mai visto. riguardo ai 5 punti del costo del lavoro posso dirti che a differenza di berlusconi prodi è un economista, forse ne saprà di piu, che dici? berlusconi è criticato internazionalmente, prodi elogiato. ci sarà un motivo...e ripeto, ancora ho da criticare prodi sulla sua eccessiva moderazione e sulla distruzione dell'iri. persino vespa sta diventando super partes, cosa eccezzionale, credimi. aggiustare è il termine adatt. non è detto che va tutto rifatto a nuovo. c è anche la ristrutturazione, e in parte è ciò che faranno. non si possono modificare tutte le cose fatte in modo radicale, non ce n è il tempo materiale. gestire una nazione non è semplice, veloce e diretto. purtroppo. il fatto che non ha usato numeri è un punto a suo favore, tanto ognuno tira fuori dal cilindro i suoi di numeri, e noi cittadini cadiamo nell'oblio... "Tuttavia la sua strategia appare un' anticchia antiquata: non si produce mai in una proposta nuova, mai adotta un punto di vista originale anche su temi discussione come la laicità e fede cattolica, su cui chiunque ha oramai detto la sua in modo inequivocabile."...praticamente questa è l'unica vera critica che si può fare a riguardo del discorso di ieri di prodi...un po' poco, non credi? vogliamo parlare dei bei discorsetti circensi del berlusca?...
(Rispondi)
 
rigitans
rigitans il 08/02/06 alle 11:46 via WEB
riguardo al messaggio che hai lasciato...hai fatto un po' di confusione. perchè ogni cittadino ha una direzione politica, vabbè, diciamo molti...i magistrati sono cittadini, se non erro. avranno diritto anche loro NEL PRIVATO a scegliere un partito a cui affidarsi. NATURALMENTE IL CAMPO GIURIDICO NON DEVE TRASPARIRE LA LORO SCELTA POLITICA, perchè sono 2 campi diversi. chi lo fa erra. d altronde la stessa cosa dovrebbe essere fatta dai giornalisti...eppure...DI PIETRO E' ENTRATO IN POLITICA PERCHE' COSTRETTO...non sai bene come sono andate le cose allora...al tempo di mani pulite, quando spunto il nome di berlusconi, di pietro era magistrato e quello avrebbe voluto continuare a fare. berlusconi è riuscito a mettergli i bastoni fra le ruote fino a fargli imputare delle accuse. per questo di pietro si dimise da magistrato, GIUSTAMENTE, e si difese. tutte le accuse sono cadute. sapendo che come magistrato si era un po' deteriorato dopo tutta sta storia, e probabilmente per impegno civile, è entrato in politica, ma non è più magistrato...VOGLIAMO CAPIRLA STA COSA??? basta semplicemente che chi entra in politica si dimetta dal suo lavoro nel caso in cui abbia incarichi che possano influenzare o avventaggiarsi rispetto al lavoro politico. STO PARLANDO DELLA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI. UNA VERA LEGGE. che questa destra non ha voluto, che berlusca non ha voluto. è logico che se un magistrato entra in politica continuando a fare il magistrato NON VA BENE. ma ti dico anche cos altro non va bene: 23 condannati in via definitiva in parlamento. 20 di centro destra. 12 di forza italia. sono cifre forti che dici? quelli non dovrebbero piu poter votare, invece votano...in parlamento...assurdo.UN ALTRA REGOLA DA SEGUIRE E': mai fidarsi di interviste come sondaggi etc. sono situazioni facilmente manipolabili. basta levare quelle che non ci stanno bene...fede nel tg 4 puo intervistare 100 persone , e tutte diranno che vogliono berlusca presidente, magari realmente ne ha intervistate mille, ma le altre 900 erano risposte scomode...quindi, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. e comunque il tg5, prima da me stimato, con l'arrivo di carlo rossella si è sputtanato.
(Rispondi)
 
 
ANGELEYE76
ANGELEYE76 il 09/02/06 alle 12:05 via WEB
Ecco, su questo concordo, l'importante è che si dimettano dalla magistratura e non abbiano più niente a che farci anche se in realtà è il concetto che viene mal recepito e accettato, un conto è avere una fede politica, liberissimi, un conto è schierarsi pubblicamente, qualche dubbio sul precedente operato verrebbe lecitamente a chiunque, non credi?
(Rispondi)
 
 
 
zefiro749
zefiro749 il 09/02/06 alle 15:11 via WEB
Lecito o non lecito ,D'Ambrosio adesso è un pensionato e può candidarsi in politica,Quando Piercasinando voleva Di Pietro nella ex DC , il sor Antonio ancora era magistrato e Tiziana Parenti con forzaitalia allora , era ancora magistrato , ciò che vale a destra non vale a sinistra .SUVVIA
(Rispondi)
 
rigitans
rigitans il 09/02/06 alle 23:53 via WEB
non credo nemmeno che sia giusto eliminare la possibilita di ritornare a fare il magistrato. si puo concordare che per un periodo di 5 anni non possa ritornare a fare il magistrato, ma non vietarlo a vita. questo è il mio punto di vista. comunque il centro destra fa delle polemiche inutili, visto tutto lo schifo che c è, un magistrato è uno degli ultimi problemi. magari non per loro, forse hanno scheletri nell armadio...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963