Kremuzio

Bendandi ed il terremoto a Roma


Si starebbe avvicinando quella calamità che molti si stanno aspettando accada a Roma. Per l’esattezza, secondo i seguaci della scienza aleatoria, nei giorni dall’11 al 13 maggio 2011. Quelli che esagerano se l’aspettano l’11 così che esca fuori la data palindroma, ma noi siamo generosi e concediamo qualche giorno di dubbio. Noi romani abbiamo in fondo alla nostra mente la sicurezza che non ci accadrà nulla, sia perché non ci ricordiamo grandi scosse, sia perché pensiamo che ospitando il Vaticano ed il Papa, non possa accaderci nulla. Pensavamo così anche durante la seconda guerra mondiale, ed i bombardamenti ci hanno smentito. Poi il Vaticano non l’hanno bombardato, ma gli altri posti sì. Eppure se andiamo a ritroso nella storia, vediamo che non è sempre stato così. Nel 443 ci furono scosse che fecero cadere statue e “portici nuovi”, un pezzo della basilica di San Paolo fuori le mura ed alcune piccole parti del Colosseo. Un passo della Historia Romana di Paolo Diacono (sec. VIII) ricorda questo terremoto: «Circa in quei giorni Roma fu sconvolta da un così terribile terremoto che crollarono le case e gli edifici più importanti». Nel 484 o 508 secondo un’epigrafe nell’Anfiteatro Flavio ci furono interventi restaurativi. Il portico ed una parte delle gradinate furono distrutte. 30 aprile 801: mentre Carlo Magno si trovava a Spoleto, alla seconda ora della notte un grandissimo terremoto scosse tutta l’Italia e provocò il crollo del tetto della solita basilica di San Paolo. Altri crolli in altre chiese. Secondo la convenzione oraria romana dovevano essere le 20 del giorno precedente. In un necrologio nella biblioteca del British Musem si legge che il 27 gennaio 1091 lievi scosse provocarono comunque dei crolli. 9 settembre 1349, uno dei più importanti terremoti nell’Italia centrale fu fortemente registrato a Roma. Probabilmente un ottavo grado Mercalli. Caddero molti campanili ed edifici e la cronaca di quelle scosse venne persino raccontata dal Petrarca. 1703, tra il 14 ed il 16 gennaio, molte scosse con molti danni alle solite chiese ed anche a San Pietro. Alcune vittime. Altra grande scossa il 2 febbraio che produsse crepe nelle cupole. In quei giorni moltissimi abitanti stettero male con disturbi vari, probabilmente dovuti alle scosse di assestamento che causavano infrasuoni.Poi le minore scosse posteriori a quest’ultimo caso, sono ben documentate dalla scienza geologica, ed hanno, erroneamente, portato alla conclusione che Roma non sia zona sismica. Altri dicono che la conformazione sotterranea, tra caverne sotterranee, cave, catacombe, fiumi e zone paludose, facciano da limitazione alle scosse sismiche vere e proprie che devono muoversi nella roccia piena.Però, non tutti sanno che un paio di anni fa, alle 14:44 del 12 maggio 2009 ci fu una piccolissima scossa di 3-4 gradi percepiti dalla popolazione, con epicentro proprio sotto Castel S.Angelo, vicinissimo al Vaticano, a 10 chilometri di profondità. La cosa ha abbastanza sconvolto i geologhi che non pensavano ci fosse una seppur piccola faglia sotto la città. Vedremo.Ma il problema della paranoia che si sta avendo con le presunte previsioni di Raffaele Bendandi, studioso autodidatta che, si dice, avrebbe azzeccato alcune previsioni sui terremoti, secondo una sua teoria. Diceva che la posizione dei pianeti può causare il formarsi di terremoti catastrofici nel momento in cui ci fosse stato un allineamento. In pratica, come la Luna fa muovere il mare provocando le maree, perché non potrebbe anche muovere la crosta terrestre? Specialmente se aiutata in questo tiro alla fune da tutti i pianeti e perché no, anche dal Sole. Questo, tra le righe, metterebbe in carreggiata anche l’astrologia, visto che se un lontano pianeta può provocare un terremoto, pensiamo a come possa influenzare il nostro comportamento. Le cronache dicono che abbia indovinato il 13 gennaio 1915 il sisma della Marsica, poi il 2 gennaio 1924 nelle marche, predetto tre mesi prima con un documento registrato da un notaio. A quel punto crebbe la sua fama con articoli sui giornali. Ormai era per tutti “colui che prevede i terremoti”. Cercò di dare una spiegazione alla scomparsa di Atlantide ed al diluvio universale. Durante il fascismo si dedicò all’astronomia e dopo essere stato insignito da Mussolini di un cavalierato, disse di aver scoperto 4 pianeti situati oltre Nettuno, che chiamò Rex, Dux, Roma e Italia, ed uno tra Mercurio ed il Sole che chiamò Faenza. La storia poi si tinge di giallo in quanto pare che i suoi studi e previsioni fossero in fascicoli nascosti nell’Accademia Pontificia. Pubblicò a sue spese un libro “Un principio fondamentale dell’universo” dove descrisse le sue scoperte, che pare fossero state riprese, senza citarne la fonte dagli studiosi Wood e Smith negli anni 70. L’ultima previsione, si dice che fu quella del terremoto nel Friuli nel 1976, e tre anni dopo venne trovato “misteriosamente” morto nella sua casa. I suoi studi e documenti e previsioni sono stati raccolti dalla associazione “Bendandiana”. Però non sono riuscito a leggere alcuna previsione nei documenti ricercati in rete.Allego qui sotto l’articolo pubblicato su Epoca n. 58 del 17 novembre 1951, in cui parla un po’ delle sue teorie, ma non parla di previsioni, anche perché viene accusato di intimorire coloro che credono all’esattezza dei suoi calcoli. Fatto sta che in un altro articoletto-intervista un mese dopo, dove gli si chiedono previsioni per il 1952, lui dice che non ne farà, in quanto così facendo i turisti non verrebbero in Italia, impauriti. Allora, scherzando afferma che darà previsioni sui terremoti solo per gli altri paesi, così che i loro abitanti potranno venire in Italia per sentirsi al sicuro. Mi sembra una logica molto berlusconiana…
  
  
Ora mi chiedo come sia possibile prevedere a lunga scadenza i terremoti. Specie se comunque ogni giorno ci sono, sparsi nel mondo, alcuni terribili movimenti della crosta terrestre, lungo le varie faglie. Penso che chiunque possa dare dei numeri a caso ed azzeccare le scosse in relazione a qualsiasi giorno, anche perché le previsioni non indovinate di solito passano in silenzio. Per il luogo, è un altro paio di maniche. Per questo mi sento portato a non crederci. Quel giorno me ne andrò a lavorare come al solito, proprio vicino la faglia scoperta due anni fa, e a pranzo mi farò anche una passeggiata a Castel S.Angelo, per vedere l’effetto che fa. Scommetto che non accadrà niente, con buona pace del simpatico Bendandi e di quanti vogliono aver paura a tutti i costi. Se poi ci sarà, pazienza… Vorrà dire che farò la fine che fece Plinio sul Vesuvio…   aggiornamenti su: http://blog.libero.it/Kremuzio/10197686.htmlhttp://blog.libero.it/Kremuzio/10203759.html