Diario di KuanFavole |
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Post n°2 pubblicato il 09 Aprile 2013 da kuan.wo
C'era una volta in un piccolo stagno, un rospo con un grande appetito. Amava mangiare di tutto, dai moscerini alle zanzare, dalle mosche e persino le cicale, non passava giorno che non si rimpinzasse la pancia fino quasi a scoppiare. Ben presto però, iniziò a desiderare di mangiare qualcosa di nuovo, voleva assaggiare sapori nuovi, per questo motivo si mise a masticare un sasso, ma si rese presto conto che era troppo duro. Decise quindi di assaggiare alcune foglie cadute dagli alberi, ma erano troppo croccanti e amare. Un giorno, dopo un bel temporale, davanti a lui apparve qualcosa di meraviglioso, un Arcobaleno splendente e pieno di colori. Per sua fortuna, l'arcobaleno iniziava il proprio percorso proprio dal sasso che aveva masticato poco tempo fa. Con sua somma delizia allungò la lingua e assaporò tutti e sette i colori, dal rosso che sapeva di fragole, al giallo dissetante come una spremuta di limone. Un sapore delizioso, ma che ben presto scomparve dal suo palato. Il grosso rospo, ne voleva ancora, quindi allungando la sua lingua, e rubò al laghetto il colore blu, e poi il verde al prato vicino. Non ancora sazio ingurgitò il blu del cielo, usando il bianco delle nuvole come fosse panna fresca. A fine giornata tutto intorno a lui era diventato nero come la pece, non c'era più neppure un solo colore, eppure per quanto avesse mangiato, il suo stomaco rimaneva vuoto, iniziando a brontolare. A breve distanza dal rospo giunse ad abbeverarsi una vecchia volpe. Il rospo iniziò a piangere per i morsi della fame, lamentandosi verso la volpe "che fame che ho, fosse rimasto un solo colore, stò morendo di fame, amica volpe potresti darmi l'arancione del tuo manto?". La vecchia volpe smise di bere e verso il rospo disse "sciocca ingorda, ma davvero credi di poterti mangiare i colori?" rise, "è solo scesa la notte, il tuo problema non è l'aver finito i colori, ma l'essere diventata troppo ingorda" il rospo rispose "tu menti, vuoi che io me ne vada da qui per mangiarti tu i miei colori". La Volpe contrariata in fine fece per girarsi "di giorno il fiume è tuo, ma di notte ci sono animali più grandi di te, l'ingordigia si nutrirà di te stanne certo" detto questo scappò via nella notte tornando a cacciare. Quando tornò il mattino, del grosso rospo non c'era più traccia e l'arcobaleno giocoso tornò a sorgere dal solito sasso salutato dai suoi amici colori.
Kuan Wo
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Post n°1 pubblicato il 08 Aprile 2013 da kuan.wo
寓話
"La Fiaba è la metafora che ci permette di descrivere il futuro."
Oramai potrebbe apparire come un argomento antico, vecchio, eppure per quanto sarebbe, forse, più interessante parlare di altro, sfortunatamente per chi legge, io tratterò solo di questo argomento. Le Fiabe sono come una buona tazza di the, richiedono tempo e pazienza. Per questo motivo, non vi forzerò a leggere oltre questa riga.
Ci siete ancora? Sicuri? ... Siete ancora in tempo!
* Il mio pubblico, spero, sarà quello dei bambini, ma avrò bisogno degli adulti per incentivare e raccontare le mie Fiabe. Lo specchio luminoso che adesso osservate, si può rivolgere verso mille orizzonti, con migliori, o peggiori argomenti. Le Fiabe, aiutano a creare momenti attraverso i quali un genitore, o un semplice adulto può trovare un punto comune con i propri bambini. In altre parole, un'isola tranquilla nella penombra di un momento, dove i respiri e il battito dei cuori, si sviluppano all'unisono, creando quelli che un giorno saranno descritti come bei ricordi. I bambini sono il futuro, e per quanto la società spinga a farci credere che tutti, sono e rimarranno sempre dei bambini se lo desiderano, a mio parere l'essere adulto, impone una responsabilità totale, e una completa attenzione verso chi non può far altro che essere piccolo. Insomma, un adulto intento a giocare con i propri "balocchi" per alleggerirsi dal stress, presta minore attenzione ad un bambino che deve giocare per crescere. * Le Fiabe, racconti, storielle, parabole o in qualunque altro modo desideriate chiamarle, rappresentano lenti protettive verso la realtà. Concetti come il rispetto, sincerità, educazione, sacrificio, impegno, vita, morte o abbandono, sono argomenti che un adulto, spesso, non riesce a spiegare a un bambino. Oggi giorno si usa la televisione con Film, telegiornali o Cartoni animati per fare questo lavoro, senza accertarsi di come realmente il messaggio sia stato recepito. * L'immaginazione è il muscolo da esercitare attraverso le Fiabe. Pochi anni fa una maestra in un classe elementare, raccontò la storia di Biancaneve, alla fine ai bambini chiese di descrivere secondo loro, l'aspetto del Principe. Nessuno dei bambini riuscì a rispondere in modo soddisfacente, perché tutti quei bambini erano abituati a vedere su di uno schermo l'aspetto del Principe, immaginarlo senza averlo visto era uno sforzo al momento eccessivo. L'umanità nasconde il genio di creare ciò che non è ancora visibile, o che esiste, le invenzioni nascono dai sogni, la loro realizzazione dall'impegno nel superare i fallimenti, ciò che ne rimane può essere una fiaba da raccontare a chi verrà, o se siamo troppo oziosi, diventa solo rutine che non merita citazioni. Ecco qui la mia premessa, mi inchino a te Lettore se sei giunto sino a qui. e te ne ricorderai, qui troverai le mie Fiabe. Kuan Wo
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