ALZATI E VA'

Mamma, grazie di avermi concepito, allevato, aiutato in vita e in morte.


 Maria, che s'è scossa al rumore e che alza il capo per vedere che vento abbia aperto le imposte, vede il suoraggiante Figlio: bello, infinitamente più bello di quando ancora non aveva patito, sorridente, vivo, luminosopiù del sole, vestito di un bianco che par luce tessuta, e che si avanza verso di Lei.Ella si raddrizza sui ginocchi e, congiungendo le mani sul petto, in croce, dice con un singhiozzo che è riso epianto: «Signore, mio Dio». E resta così rapita nel contemplarlo, col viso tutto lavato di lacrime ma fattosereno, pacificato dal sorriso e dall'estasi.Ma Egli non la vuole vedere, la sua Mamma, in ginocchio come una serva. E la chiama, tendendole le Manidalle cui ferita escono raggi che fanno ancor più luminosa la sua Carne gloriosa: «Mamma!».28/03/16 M.V.