ETICA e MORALE

CITTADINANZA AI FIGLI DI IMMIGRATI?


Bravo Maroni, l’ex Ministro dell’interno ieri ha risposto per le rime all’ennesima proposta scellerata del presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano, che, figlio della cultura comunista di stampo internazionalista , propone la cittadinanza per nascita.In Italia vi è un campanilismo esasperato figlio del periodo risalente ai comuni e, ancora oggi, ci si differenzia tra bergamaschi e bresciani, tra napoletani e Romani, tra messinesi e catanesi etc…Dare la cittadinanza ai figli di immigrati solo perché nati su suolo italiano non è accettabile.Non è italiano.Maroni ha dichiarato:«L’idea di dare la cittadinanza a chiunque nasca in Italia è uno stravolgimento deiprincipi contenuti nella costituzione».Certo che sentire uno dei maggiori esponenti della Lega difendere la costituzione fa un po’ tristezza, ma in questo caso ben venga…Dobbiamo opporci ad ogni tentativo di “regalare” lo status di cittadino italiano ai figli di immigrati nati su suolo italiano,  riconoscere il diritto di cittadinanza equivarrebbe attribuire pieni diritti civili e soprattutto diritti politici.La regola da seguire è quella del diritto romano, lo status civitatis, che distingueva il cittadino romano (in questo caso italiano) dal non romano.Oggi ogni persona che entra nel nostro territorio è un uomo libero ma non dobbiamo assolutamente permettere che i suoi figli siano considerati italiani. Non dobbiamo seguire il processo che consigliavano sociologi come Thomas Marshall.Noi di Sintesi sosteniamo la cittadinanza per sangue, il sangue rappresenta la storia, la tradizione, la cultura e soprattutto la famiglia. Non crediamo in una società senza tradizioni e senza patria. Sosteniamo e difendiamo l’appartenenza alla comunità da cui proveniamo e la conseguente difesa della terra su cui nasciamo. Una terra un popolo, un popolo una tradizione.