ETICA e MORALE

W LA RECESSIONE, W L’EUROPA DELLA FINANZA


E’ una manovra necessaria… così ci è stato raccontato in questi giorni, e ora abbiamo la nostra manovra, la 2° o la 3° di quest’anno? Una manovra tutta di tipo “recessivo” come nel resto d’Europa, sembra quasi che la BCE voglia la recessione nei paesi europei… la manovra verrà votata da tutti e approvata, il motivo l’ho spiegato in un precedente commento, tutti i partiti vogliono essere accettati dai poteri forti, sia mai che poi si vincano le elezioni ma non si abbia la possibilità di governare perché i mercati finanziari sono ostili; immaginate un centrodestra che vince le elezioni ma non ha sostenuto questo governo? I mercati lo attaccherebbero subito e la stessa cosa avverrebbe con il centro sinistra. Quindi l’Italia è tenuta per le pa_e. La strada da seguire, per coloro che guardano al futuro e non agli interessi di pochi, è quella del fallimento e di un ritorno ad una economia responsabile, come viene definita, non soggetta a meccanismi finanziari e basata sulla reale capacità della nazione, della sua forza lavoro, della sua capacità di produrre ricchezza vera e non fittizia.C’è da dire che i professori non si sono impegnati molto, hanno tagliato e aumentato le tasse, niente di più. Non hanno pensato a nessun meccanismo per dare fiducia, per creare speranza nei giovani e nel futuro, non hanno pensato che se “ammazzano” i consumi, come questa manovra farà e lo vedremo con il Natale alle porte, domani avremo un ulteriore difficoltà, meno consumi, meno entrate con l’iva, meno soldi allo stato… etc. etc… è una catena. Quale famiglia spenderà oggi visto la massiccia manovra che colpisce mediamente, si dice, per oltre 600 euro ogni famiglia?Senza consumi chiuderanno altri negozi nelle città e fabbriche nelle periferie. Una manovra necessaria, ci dicevano, ma è così difficile comprendere che il lavoro deve essere dato ai giovani che spendono molto di piu’ e quindi riattivano i consumi?Che forse nel discorso pensioni si deve lanciare un patto tra coloro che entrano nel mondo del lavoro, coloro che escono, le aziende e lo stato? Trovare un meccanismo con cui si dia fiducia alla popolazione? Se si allunga l’età per andare in pensione quando entrano a lavorare i ragazzi? Oggi un lavoro quasi stabile, per i più fortunati, lo si trova verso i 32 anni… domani verso i 35?La manovra poteva essere più equa, si dice. Altro che dirlo, si deve imporre. Ma come è possibile che il governo non ha aumentato l’Irpef ai redditi alti? Al contrario si è colpito i pensionati con appena 1000 euro lordi colpiti con Imu, Iva e accise varie…Siamo il paese con la maggiore diseguaglianza tra i redditi, basta vedere quanto prende un operaio italiano e uno tedesco, ci sono piu’ di mille euro di differenza. Negli ultimi 20 anni la politica è stata ferma. A governare l’Italia si sono susseguiti uomini dell’economia, non politici: Maccanico, Ciampi, Prodi, Dini, Berlusconi… la classe politica è stata inefficiente, dei veri e propri incapaci che hanno pensato solo ai loro interessi.