ETICA e MORALE

Pisapia censura le Foibe… ancora una volta


di Vincenzo SofoIl vento è cambiato a Milano. Di certo culturalmente, come abbiamo avuto prova in occasione di quella che sarebbe dovuta essere la giornata per il ricordo dei martiri delle Foibe. La volontà di approfittare del vento favorevole per mettere le mani su questo pezzo di storia si è manifestata innanzitutto con il proliferare – quest’anno – di dichiarazioni giustificazioniste o addirittura talvolte negazioniste di associazioni e movimenti di sinistra (facilmente reperibili sul web).La sistematicità di questo tentativo di mistificazione/censura storica è diventata più che una sensazione vedendo i rappresentanti politici locali – sempre della maggioranza - che subito si sono aggregati organizzando mostre patrocinate dalle istituzioni municipali, improntate sulla giustificazione dell’eccidio come reazione al fascismo, che improvvisamente diventa il responsabile delle decine (forse centinaia) di migliaia di italiani uccisi infoibati. Altrettanto improvvisamente scompare un piccolo dettaglio: gli autori di questo olocausto… giusto per lavarsi le mani e togliersi ogni responsabilità culturale/ideologica.La sistematicità di questo tentativo di mistificazione/censura diventa una certezza quando si vede il nostro sindaco, il mite Giuliano Pisapia, partecipare disinteressatamente alla celebrazione meneghina accanto agli esuli di Istria-Fiume-Dalmazia: una celebrazione liquidata in quattro e quattr’otto, durante la quale il sindaco neppure ha voluto dare la parola agli esuli. Cosa mai accaduta.Dimenticanza? Ingenuita? Potrebbe essere, se non fosse che Pisapia si è sempre mostrato insofferente al riconoscimento dell’orrore Foibe: tanto che, nel 2004, si oppose da deputato all’istituzione della Giornata del Ricordo. Era l’11 febbraio, e lui fu uno dei pochissimi (15) parlamentari che votarono contro la legge istitutiva.