ETICA e MORALE

Radici e Radici


Sul sito sintesimilano è comparso un interessante dibattito sulle radici europee (vedi http://sintesimilano.files.wordpress.com/2009/11/sintesi-anno-0-numero-15.pdf).A pagina 3 (Radici europee) Mihael Georgiev sostiene che la definizione delle radici come «cristiane» o «giudaico-cristiane» sia un po' riduttiva, un po' di «parrocchia». Questo perché la civiltà greca era pagana, e pagano era anche il primo impero continentale, quello romano, e le vestigia di entrambi sono maestosi e ben visibili nel paesaggio, l'architettura, la cultura e la scienza, e fanno parte degli itinerari turistici di "Europa classica". Per non parlare dei popoli del Nord Europa, alcuni rimasti pagani fino a oltre il XII secolo, ma con poche vestigia da mostrare ai turisti.A pagina 6 la simpatica risposta (Ma 'ndo vai se le radici non ce l'hai...), un po' romanesca in omaggio presumiamo all'autore della prima, l'anonimo autore - firmato solo con una bandiera che dovrebbe riferirsi a qualche non meglio identificato gruppo della galassia leghista-comunitarista - ribatte che l'entità europea ha come denominatore comune solo le cattedrali, e se le radici non sono cristiane, varrebbe a dire che l'Europa radici non ne ha.Ora uno, fino a un certo punto, può ripudiare un «padre» e scegliere un altro, fin qui niente da dire. Ma oltre alle radici, sarebbe interessante discutere anche della chioma, dei potenziali frutti o ghiande dell'albero. Su questo delicato punto però, la controversia diventerebbe rovente, e non siamo preparati a scendere sul ring.Dal salotto del Principe Faina