ETICA e MORALE

I tre paradossi


Questi giorni ci hanno fornito tre chicche preelettorali.In l’Aquila il Governo, usando la Protezione civile e procedure veloci ha compiuto un vero miracolo, dato che nel nostro paese con l’iter “normale” la realizzazione di opere pubbliche avviene nell’arco di generazioni oppure mai. Per controbilanciare la “propaganda” governativa è insorto il “popolo delle carriole” che imputava al governo il ritardo di sistemazione del centro storico. Ma la rimozione dei detriti spetta per legge al Comune e gli interventi definitivi richiedono anni, non possono essere gestite come emergenza. Negli ultimi giorni, per schivare le accuse, il Governo nazionale  è intervenuto ed ha iniziato – forse come mossa preelettorale – la rimozione dei detriti, ma è stato fermato dal … “popolo delle carriole”, con la scusa che la rimozione non si sta facendo bene.•••Antonio Di Pietro non ha perso occasione di protestare il piazza contro la privatizzazione degli acquedotti programmata dal Governo. Ma pochi anni prima difendeva quella molto più severa proposta da l governo Prodi. Si vede che l’acqua privata è ottima quando rossa, ma fa schifo se azzurra.•••Nel pasticcio delle liste elettorali spicca un paradosso laziale, evidenziato dall’astuto Sgarbi. La sua lista “liberal Sgarbi” è stata riammessa senza fare ricorso al ddl “salva liste” del Governo. A questo punto ha provato a chiedere lo slittamento delle elezioni nel Lazio, per poter avere pari tempo per la campagna elettorale. La richiesta è di competenza della Giunta regionale, la quale ha respinto la richiesta, poiché  il ddl governativo non prevede lo slittamento! Ma è lo stesso ddl del quale Sgarbi non si è servito, e che è odiato e chiamato golpista dalla vecchia Giunta. Se però è utile per bloccare una lista avversaria in crescita, viene invocato il suo rispetto. Sgarbi minaccia, a titolo di parziale “risarcimento”, di non rispettare il giorno del silenzio preelettorale. Domenica si vota.