ETICA e MORALE

La candidatura di Albertini rischia di isolare il Pdl a Milano


di Vincenzo Sofo e Fabrizio FratusLa partita interna alla maggioranza non si svolge soltanto a livello nazionale, ma ha un banco di prova ben preciso: Milano. Nel capoluogo lombardo la prossima primavera si terranno le elezioni amministrative e la campagna elettorale è già nella sua fase calda. Milano è la città più importante d’Italia, sulla quale si giocano i principali interessi economici del Paese. Peraltro nel 2015 si terrà l’Expo, occasione gigantesca che attira le brame di molti… tutto ciò che accade a Milano ha conseguenze rilevantissimi su tutto il territorio nazionale.Il Pdl, in profonda crisi, vede in Milano l’unica e ultima speranza di sopravvivenza: perdere il controllo del potere a Milano significherebbe perdere il potere economico e politico, sparire. Conquistare Milano significa ottenere un ruolo di primo piano a livello nazionale. Ecco perchè Futuro e Libertà ha individuato nella città meneghina il suo trampolino di lancio; ecco da dove nascono le perplessità della Lega. Ma veniamo ai fatti.La Moratti non vuole assolutamente uscire dai giochi proprio ora che il progetto Expo sta dando i suoi frutti. Ma deve fare i conti con l’ex sindaco Gabriele Albertini, il quale ha annunciato che tra pochi giorni rivelerà le sue intenzioni. L’obiettivo di Albertini è quello di scalzare Donna Letizia ed essere il prossimo candidato sindaco della coalizione di centro-destra composta da Pdl, Lega Nord, Futuro e Libertà e Udc. La Moratti sta tentando il tutto per tutto per scongiurare l’infausto evento, ma i numeri non sono dalla sua parte dal momento che non gode di ottimo consenso tra i milanesi. Neppure gioca a suo favore la situazione politica nazionale: il partito di Fini ad oggi risulta determinante sia per tenere a galla il governo, sia per mantenere il controllo di Milano. Ecco perchè l’attuale sindaco vuole fortemente stringere un patto con i finiani, scatenando l’ira degli ex di An – La Russa su tutti.Dall’altra parte non bisogna dimenticarsi la crescente forza della Lega Nord… insomma, Berlusconi e i suoi hanno perso definitivamente il potere.Nel caso in cui dovesse spuntarla la Moratti, Albertini è comunque intenzionato a candidarsi con il terzo polo Fli e Udc. Scenario che aprirebbe ottimi scenari per finiani e casiniani, in quanto l’ex sindaco attirerebbe una quantità notevole di voti, tanto da risultare più che decisivi per le sorti del Comune. Un eventuale ballottaggio, si sa, porterebbe ad una sconfitta quasi certa del Pdl.In questo contesto, risulta ancora una volta particolarmente interessante la posizione della Lega Nord. La creazione dell’asse Albertini-Fini-Casini sancirebbe la sconfitta del centro-destra. A questo punto, che cosa converrebbe fare alla Lega? Il governo di Milano è troppo importante per il partito padano, in quanto si tratta della capitale del Nord, del punto di riferimento per tutte le politiche leghiste. Come abbiamo detto già più volte, la Lega ha la coerenza di portare avanti da sempre un progetto politico ben preciso… la convinzione nelle proprie idee è tale da essere giustamente disposti a sacrificare qualsiasi alleanza: in questo senso è un esempio da seguire, perchè uno dei pochi casi di partito che ha come mission il trionfo di un ideale e non la gestione del potere fine a se stesso.Proprio per questo, appoggiare un sindaco in crisi di consensi come la Moratti senza poter neppure contare sull’alleanza con Udc e Fli sarebbe un suicidio politico. La Lega già è danneggiata dalle vicende interne al Pdl… allearsi ad un partito già morto equivarrebbe finire nel baratro a causa dei mali altrui. Si aprono dunque due possibilità: appoggiare la candidatura di Albertini e vincere con certezza le elezioni o correre da sola presentando un proprio candidato.In ogni caso i danni provocati dagli esponenti del Pdl al proprio partito stanno mettendo in seria difficoltà anche la Lega, che vede il proprio sogno federalista ostacolato da comportamenti altrui poco condivisibili. Comunque l’intelligenza politica di Bossi dovrebbe essere garanzia sufficiente per i suoi sostenitori: le idee vanno portate avanti ad ogni costo.