Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

AVVISO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto i post vi sono pubblicati senza alcuna periodicità e in mera casuale relazione alla disponibilità di tempo di chi li scrive e non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001.

I post del presente blog non possono neppure considerarsi alla stregua di un "aggiornamento", dal momento che non può sussumersi sotto tale concetto l'esporre in sequenza opinioni pubblicamente formulate e dibattute da secoli, con riferimento ad alcuni dei testi nei quali esse potevano e possono leggersi.

 
Creato da: Ledantec il 20/07/2008
sulle pretese veritative della religione

 

 
« BASTA POCO SECONDO LA DO...I PENSIERI DI UN PRETE C... »

PREDICHE DI DOTTRINA SOCIALE CATTOLICA DA IMMAGINARSI A WALL STREET O NELLA CITY DI LONDRA

Post n°887 pubblicato il 25 Marzo 2012 da Ledantec
 

Da un'opera pubblicata nel luglio 1945 a Padova e concernente la dottrina sociale della Chiesa a confronto con l'ideologia marxistica traiamo il seguente passaggio: "Che lungo il corso dei secoli l'appropriazione individuale delle ricchezze abbia causato dolori senza nome e spremuto lagrime e sangue dagli occhi e dalle vene della povera umanità, è un fatto patente e tragico, il quale però non va imputato all'istituto della proprietà privata, ma all'uomo vecchio, a questo relitto squilibrato e delinquente, senza luce e senza amore; il male non sta nelle cose, ma nell'uomo; la diagnostica marxista attribuisce invece alle cose il male di cui l'uomo è affetto e nelle cose vede la causa dei dolori dell'uomo e delle sventure della società. Siamo di fronte ad una diagnostica miope. L'uomo vecchio, il senza luce e senza amore, vuol essere ricco, ricco ad ogni costo e crede di diventarlo accaparrando e serbando gelosamente per sé i beni di cui si appropria; egli non vede, non capisce, che per questa via finirà col precipitare nell'orrido squallore della più misera miseria; egli non capisce, non può capire, che l'uomo è ricco e s'arricchisce solo in funzione di ciò che dà agli altri, non di ciò che serba per sé [...]".

La riforma sociale è così lasciata ed affidata ad una individuale "conversione del cuore", prescidendosi in definitiva dall'azione politica, ed infatti nella stessa opera si dice che il Cristianesimo non ha "come fine diretto la riforma della struttura giuridico-economica della società"; purtroppo, poi, "i grandi ed essenziali rivolgimenti giuridico-economici, anche sotto l'influsso di efficaci idee morali, sono lenti e la loro attuazione cozza di continuo contro le accanite resistenze che l'uomo vecchio oppone".  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/LAFINEDEITEMPI/trackback.php?msg=11180717

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

porenaoamodio1940AnesthesieSOLOQUELLAGIUSTAsoniastaglianorobsavinoblutango72bi.carsrlemiredspringles96avv.stellavigliottialfredogatto08pietrospeca66aghitomgavipi
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963