Creato da laveracasa il 17/06/2008

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...tarocchi...

Post n°41 pubblicato il 30 Maggio 2009 da laveracasa

mannaggia a me che faccio continuamente test su fb... prima o poi uno che mi avrebbe messo in crisi dovevo trovarlo!

ecco qui:

Chiara ha fatto il quiz CONSULTA I TAROCCHI e il risultato è XII ■ L'APPESO


■ Spirituale, saggio e profetico. L’Arcano Maggiore XII e’ una delle carte più inquietanti e piene di interrogativi sulla vita e il destino dell’uomo, rappresenta il suo passaggio doloroso sulla terra che non lo risparmierà dalla sofferenza morale o fisica, che lo farà sentire debole di fronte alle prove della vita. Questo Arcano ci dice che l’uomo, qualunque sia la sua condizione incontrerà il dolore. Sarà impotente contro le avversità, inquieto e solo nel suo supplizio, nell’agonia che precederà la morte. ■ L’Appeso e’ raffigurato giovane, perché anche se fosse vecchio la sofferenza, il supplizio, mettono in moto sentimenti dolorosi e vivi che non hanno età. Chi soffre e’ sempre giovane. L’Arcano Maggiore numero XII, in analogia astrologica con il dodicesimo segno zodiacale dei Pesci e’ l’era del Cristianesimo. ■ I significati divinatori di questa carta sono vari e tutti molto inquietanti come la carta stessa: il sacrificio,toccare il fondo del dolore, l’abbandono, l’incapacità di decisione. ■ Quando esce la carta dell’Appeso, la situazione che esso manifesta e’ di grave tormentosa incertezza. Si stanno vivendo o si preparano avvenimenti che capovolgono la vita e costringono a sopportare un periodo molto difficile e pesante.
Allegria!!!!
 
 
 

...paura...

Post n°40 pubblicato il 29 Maggio 2009 da laveracasa

Ci sono momenti che ce l'ho proprio chiaro davanti agli occhi.... che tra quella che vorrei essere e quella che sono c'è un fossato insuperabile...

Lo capisco rispondendo ai test, parlando di me con le persone... Prendo benissimo in giro tutti, con la mia aria serena... Prendo in giro anche me stessa...
Tra le tenebre e il sole, preferisco scaldarmi il viso con i raggi tiepidi dell'allegria...
Ma le tenebre, anche se le ignoro, anche se ci metto una lastra di vetro a separaci... sono sempre lì ... con tetri mostri che mi fanno le boccacce e allungano gli artigli per acchiapparmi...

So che il manuale del perfetto buddista theravada dice di accettare tutto, ma forse è una delle cose più difficili da fare... Perchè per accettare bisogna guardare, e guardando ho l'impressione di essere sopraffatta... Ma lo so, lo so che hanno ragione loro, che l'infelicità viene dal voler ignorare parti di se stessi che continuano ad esistere... e invadono di incubi le notti...

ok, allora mi volto, solo un pochetto, solo pochi secondi... quale sarà la bestia più terrificante? il dolore forse? no, è lì piccolo che gratta il vetro come un topino, è solo un piccolo costante disturbo... vedo la preoccupazione, lo sperdimento, la confusione...

Enorme, ecco che arriva la paura... ho voglia di scappare... di rifugiarmi fuori all'aperto, tra il verde delle piante e i colori dei fiori... ma no forse no... perchè... è bella questa paura... è gentile, è fatta di attesa, di cura, di dolcezza... è fatta di coccole, tenerezze e condivisione... ha i tratti più belli e terrificanti che abbia mai visto... ha il viso della speranza...

 
 
 

silence....

Post n°39 pubblicato il 05 Maggio 2009 da laveracasa

Mi spiace non scrivere più.... è che ci sono periodi che nella mia testa vorrei solo

SILENZIO!

 

 
 
 

hope...

Post n°38 pubblicato il 04 Marzo 2009 da laveracasa

"That's the trouble with hope... as long as you don't know for sure, it will never get away"

 
 
 

Vita in apnea...

Post n°37 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da laveracasa

Chissà perchè quando sto a Venezia mi sento come in una palla di vetro, alienata da qualunque problema o preoccupazione... e poi appena metto piede sul treno di ritorno ricominciano i guai... la verità è che Venezia è magica, e l'amore che proviamo l'una per l'altra è unico!

Come si può amare una città? Beh, perchè di città non si tratta... ma di un universo a parte.
Stanca morta dopo quasi 24 ore di viaggio, mi basta affacciarmi dalla stradina a fianco della stazione e rinasco. E' come se tutto attraveso l'aria pulita, senza gas di scarico e smog, sia più nitido. D'estate il cielo è spesso di un turchese intenso, e le cupole verdi e il cotto dei tetti vi si stagliano luminosi... In inverno il freddo frizzante ti sveglia e ti fa spalancare ancora più gli occhi, per vedere le luci gialle dei lampioni e delle case che tremolano sui canali.

E quando salgo sul vaporetto e comincia il percorso sull'acqua, entro nella dimensione della lentezza veneziana, la lentezza dei piedi e delle barche. E comincio a rivedere i bellissimi palazzi del Canal Grande, con la loro aria orientale, pieni d'oro e di luce. E se chiudo gli occhi mi sento un pò ondeggiare.... a volte questa sensazione continua anche a terra, tanta vita si spende sulle barche in questa parte di mondo.

Le sere  più felici della mia vita le ho vissute col bicchiere di prosecco in mano, seduta sul moletto di fronte ad un bacaro, tra un pozzetto e le arcate a punta, con l'odore un pò puzzolente della bassa marea ed i piedi che penzolano nel nulla...

E ti pare che puoi fare qualsiasi cosa, finchè i piedi ti reggono... e le gambe acquistano vita propria, diventando un mezzo di trasporto indipendente. Cammini, e cammini... girovagando tra i vicoli storti, perdendoti ma sapendo sempre più o meno dove sei... Non esitono quasi le strade rette, ti trovi come in un labirinto... ma se sei veneziano nell'animo non ti perdi mai veramente... Perchè venezia ti accoglie e ti aiuta a ritrovare la strada...

E poi la gente, diversa, burbera, che poi però appena cominci a parlarci diventa aperta e chiaccherona... E qui gli animali vengono considerati quanto le persone.... di più forse. Vedi cani che liberi anticipano i padroni, salutando i negozianti e superando in corsa i turisti... Uomini e cani è come se conversassero, la sera in giro per locali...

E poi l'ultimo tragitto sull'acqua prima di partire... Con gli occhi guardo tutto, cercando di registrarmi nella mente le immagini e il dondolio, per poterlo poi ricordare nella tristezza delle auto, dell'aria soffocante, dei clacson e del caos...

E so già che non è un addio, non lo sarà mai... Perchè non potrei mai affrontare una vita totalmente senz'aria... La mia è un'esistenza in apnea, in attesa del prossimo respiro veneziano.

IMG_0118 da te.

 
 
 

PROVERBIO ZEN

Sitting quietly
doing nothing
spring comes
and the grass grows by itself

 
 

SUPER HELLO KITTY

 

CIPOLLINO....

 
 
 

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