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VIPERA AEMME - IL SONDAGGIO DI FERRAGOSTO

Post n°99 pubblicato il 14 Agosto 2010 da chevipera29

di Alga Madìa

Non sempre si hanno risposte ed allora è meglio tacere. O fare un sondaggio. Siamo in quattro, quattro donne, tutte amiche, una pizza davanti a noi che prese come siamo dalla conversazione non degniamo di molta di attenzione.  Avevamo un compito questa sera, ascoltare Giulia, che dopo mesi, non riesce a rialzarsi da una caduta che le fa ancora male. Ha bisogno di parlare, di sfogarsi. Una ferita profonda che ancora le brucia. Racconta un percorso, la fine di una storia che noi conosciamo bene, ma che ci rispiega daccapo, come non l’avessimo mai sentita. Ci guardiamo, come per dire “rieccoci!”, ma le vogliamo bene e quindi ascoltiamo. E lo facciamo non senza ribadirle che non riusciamo a stupirci per il finale – ricco di dettagli – che avevamo già ipotizzato e che l’avevamo messa in guardia da chi avrebbe potuto farle del male. E glielo ha fatto. In matematica si dice CVD – come volevasi dimostrare – ma ciascuno deve convincersene da solo e sulla sua pelle. Vivere la sua esperienza e decidere con la sua testa. A rotazione, mentre la pizza si va raffreddando, ciascuna di noi porta la sua esperienza, racconta a sua volta di un male ricevuto, come dire, volutamente regalato. A chi non è capitato qualcuno che abbia fatto male col gusto e  la consapevolezza di farlo? Tendiamo a sdrammatizzare, a dirle che in fondo ogni esperienza rende più forti.  “Ma che devo fare?” Dice alzando un po’ la voce. ”Smettiamo contemporaneamente di parlare con quella foga che aveva accompagnato i nostri discorsi fino a quel momento. Chi si versa da bere, chi riprende in mano coltello e forchetta e prova a tagliare un pezzetto di quella pizza oramai diventata immangiabile. Chi dice sia meglio passare al caffè. Nessuna ha il coraggio di rispondere a Giulia se vale la pena usare l’indifferenza e il “non ti curar di loro, ma guarda e passa”  e lasciarli a crogiolar nella loro pochezza oppure la sempre tentatrice legge del taglione. Giulia vorrebbe sentirsi consigliare la seconda ipotesi. Guardo con curiosità le mie amiche di sempre, siamo spesso d’accordo su tutto, stavolta no, ci vuole mestiere per farlo e il dubbio non ci consente repliche. Certo volare alto sarebbe sempre meglio non fosse altro che per non abbassarsi al livello di chi non ha avuto nessun rispetto. “Bella consolazione!” dice Giulia “ma sapete, io potrei….!” E comincia un elenco interminabile e per certi tratti imbarazzante di ciò che potrebbe fare per rivalersi di tanta cattiveria. Mi metto le dita fra i capelli, mentre ascolto le sue ipotesi di vendetta. “No, so che non lo faresti mai. ”Saresti come lui”- dico - “Così però continuerà a comportarsi come crede, qualcuno lo fermi!” dice Ale. Quando spengo la luce per dormire è ormai tardi. Il dubbio rimane. A Giulia di più. Non ho avuto una risposta per lei: domani la chiamo perché la notte ci porterà consiglio.

chevipera@libero.it

 

 

 
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Commenti al Post:
jamapparat
jamapparat il 15/08/10 alle 05:05 via WEB
stavo facendo un giretto nella Community (sperando che ritorni il mio amato Morfeo) quando ho letto il tuo interessantissimo post. Quante volte ho percorso quel sentiero... Ripagare con la stessa moneta? Ma così mi abbasso al suo livello... delle volte ignorare certe persone è la peggior legnata che si possa dare loro... La maggior parte delle volte non serve nemmeno vendicarsi perchè alla fine della fiera la fossa se la scavano da soli... ma certi elementi vanno ripagati con una legnata sui denti... devono capire che non possono fare quello che vogliono. Buon ferragosto e scusa l'intrusione
(Rispondi)
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