Ogni tanto un sapore che ritorna violento, è grasso più denso e profuma di more, come fosse di uomo sempre lo stesso, l’unico in grado di farmi godere. Le vedo le unghie che si curvano al tatto, che graffiano pelle l’inguine interno, poi sospese si spostano senza toccare, come fosse un peccato planare nel mezzo.
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Ogni tanto un sapore che ritorna violento, è grasso più denso e profuma di more, come fosse di uomo sempre lo stesso, l’unico in grado di farmi godere. Le vedo le unghie che si curvano al tatto, che graffiano pelle l’inguine interno, poi sospese si spostano senza toccare, come fosse un peccato planare nel mezzo.