LE MIE MINKIATE

SOLITUDINE


Un'ora fa circa io e la Scappini tornavamo a casa dopo aver trascorso la serata ai giardini ad ascoltare musica.Imboccando una strada vedo riverso per terra, immobile, un uomo con la bicicletta ancora tra le gambe. Ho creduto fosse morto.Mi fermo per prestare soccorso e avvicinandomi vedo che muove gli occhi e questo mi trnquillizza un pò. Intanto chiamiamo il 118.- Cos'è successo? gli chiedo.- La bicicletta, adesso me la rubano- Non si preoccupi per la bicicletta, non la porta via nessuno. Comincia a piangere continuando a dire che l'ha appena comprata la bicicletta e che adesso gliela portano via.- Stia tranquillo adesso la lego al palo.Prendo le chiavi del lucchetto dalla sua tasca e incateno la bicicletta al palo ricordandogli la via in cui siamo per poterla tornare a prendere.-Cos'è successo? torno a chiedergli.-Son caduto, risponde.-Come si chiama?-Romano.- Sig. Romano, è caduto da solo o è stato investito?- No, son caduto da solo ma non riesco ad alzarmi.- Ha un telefono?- No, non ce l'ho.- E' sposato, sig. Romano?- No, son da solo non ho nessunoAveva bevuto un bicchiere di troppo il sig. Romano, probabile rito di tutte le sere  con una bottiglia da stringere.E' un uomo di circa sessantanni il sig. Romano.L' ambulanza lo carica e lo porta via ancora in lacrime e il pensiero alla bicicletta sua unica compagna.Beva sig. Romano, beva e magari non giri in bicicletta. Beva. -