Creato da leondimayo il 22/04/2012
STORIE INEDITE SCRITTE A PIU' FANTASIE
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Post n°3 pubblicato il 27 Ottobre 2012 da stevelacaste
Bif con le sue mani, sempre, impiastricciate d'inchiostro aveva ridotto la sua nuova cameretta color panna ad una sorta di nuova tinta a pois panna e blu. La sua cerbottana, l'arma rudimentale che tante vittime stava facendo, era la cosa più preziosa che avesse e ci lavorava sopra, mettendoci mollette a guisa di un "potentissimo" mitra, risistemò il mirino che ad ogni soffiata traballava e cadeva per terra ed infine con un pennarello sottile con inchiostro permanente ci scrisse...."Lanciapalline infallibile"...naturalmente con le due parole senza doppie! Si metteva alla finestra subito dopo pranzo, verso le 14.00 quando suo padre Nicchio andava a lavorare e la mamma Perinella sfacendava in cucina. Era l'oretta più felice della giornata. Si sentiva un feroce killer che............. |
Bif, aveva il vizio di tirare dalla finestra, addosso ai passanti, palline di carta intinte nell'inchiostro con la sua cerbottana, alla quale aveva aggiunto un dischetto di vetro con una croce fatta a penarello, a mò di mirino. Dalla strada si udivano imprecazioni e minacce d'ogni sorta, spesso qualcuno suonava il campanello...ma invano, nessuno rispondeva, visto che il condominio di Bif era composto da dodici appartamenti. Bif stava molto attento a non farsi scorgere dai poveri bersagli umani. All'interno della sua cameretta Bif rideva a crepapelle, avrebbe voluto essere invisibile per godersi fino in fondo le sue biricchinate. Bif, a nove anni, frequentava ancora la terza elementare, avendo perso per trasferimento familiare, avvenuto l'anno scorso, proprio la terza nella sua vecchia scuola di Belvigo. Ora da qualche mese abitava a Borgo in Piano, piccola cittadina nei pressi della Foresta Vallese, non era brutto Borgo in Piano, anzi, ma Bif aveva una profonda nostalgia della sua vecchia scuola la " Norina Beccasole". Anche a Belvigo, Bif, aveva la pessima abitudine di tirare le sue palline contro i passanti, ma finì molto male, perchè Bok il macellaio se ne accorse ed un giorno lo prese e gli regalò un sonoro ceffone, raccontando, poi, tutto alla madre................. |
Questo blog è stato aperto per iniziare un viaggio, con coloro che ne hanno piacere, verso Fantasyland...una terra ricca di racconti inventati a più creatività e a più mani. Comincerò una storia qualsiasi inventata da me ad un tratto mi fermerò...aspetterò qualcuno di Voi per farla proseguire...via ...via...finchè troveremo una degna fine. Non è facile...ma potremmo provarci! Grazie a tutti coloro che verranno con me a Fantasyland. |