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Vita virtuale

Post n°2 pubblicato il 02 Luglio 2011 da L.Eco.Del.Server

C'era una volta quando la vita si viveva...c'erano i piccoli o grandi gruppi sociali  con le loro regole, a volte rispettate altre no che conducevano la loro vita viivendola.

Ora che la tecnologia ha fatto diventare vicini di casa persone  che vivono  alle parti piu disparati del pianeta, ora che si conosce il nome di una persona che vive a migliaia di km lontano da noi mentre non si conosce il nome di chi vive all aporta accanto , esistono persone che non riescono  a vivere la vita.

Il fatto di passare molte o poche ore  collegati in rete non costituisce elemento  per poter dire  se una persona vive o non vive la sua vita reale. L'elemento piu importante e' l'intensita'  emotiva con la quale la si vive.

Come si potrebbe definire  l'intensita' con la quale si vive questa vita in rete? 

Ci sono persone collegate tutto il giorno in rete ma che vivono  normalmente la loro vita reale anche perche' mentre sono collegati lavorano a casa o in uffico ecc. Altre cher pur essendo collegate poche ore vivono con un'intensita' maggiore la loro vita virtuale e di conseguenza vivono di meno la loro vita reale  perche anche le poche ore  che sono collegati , la loro vita virtuale assorbe tutte le loro energie.

Nella vita di ogni giorni con tutti gli impegni  che abbiamo ci capita di non poter ricordare  cos aabbiamo manghiato il giorno precedente. Siamo distratti..

Chi vive troppo intensa l avita virtuale ha  le stesse difficolta' con noi a ricordarsi delle cose  semplici reali ma  ha unenorme capacita' nel ricordare fatti irrilevanti  per noi, successe anche anni dietro.

La nostra memoria ha dei meccanismi  con i quali sta catalogando i dati che riceve  qi continuo  archiviando le cose meno importanti  secondo la sua selezione.

Alcune persone , anche con l'auto della tecnologia che li aita in questo processo  con l'archiviazioni di files salavti si ricordano molti fatti accaduti anni prima m ache non riguardano  solo un fattoo una persona ma vivendo cosi intensamente la loro vita virtuale, si ricordano anche una miriade di persone conosciute anche per una semplice litigata.

Il problema come sempre non e'  lo strumento che uno usa ma il come lo usa.

Essere collegati in rete oramai e' anche indispensabile, tutti passiamo molte ore al pc  e in rete per svolgere diverse attivita' nulla di male anzi...

ma avere collegato il proprio cervello in rete non sembra normale..;

 

 

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Commenti al Post:
FreddoComeGhiaccio2
FreddoComeGhiaccio2 il 02/07/11 alle 12:19 via WEB
nulla più è normale salvo noi stessi. Virtualità o realtà non fa differenza, è il neurone che conta e pochi eletti ancora lo posseggono. Albert
 
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