LICIA & GIORGIE

PENSIERO


Qualcuno di voi ha mai provato l'immenso desiderio di poter rivivere i giorni delle medie o delle superiori? Non tanto per i giorni in sè, scanditi dallo studio e dagli hobby personali, ma per lo spirito che aleggiava in quei giorni, quando il solo fatto che LUI ti avesse chiesto se gli prestavi la penna, poteva dare il via ad una serie infinita di voli mentali, domande senza risposta, sospiri e riunioni strategiche con le amiche.Chi come me è sulla soglia dei trenta e non sente la nostalgia per quella leggerezza, per quella disillusione? Felicemente sposata, desiderosa di una famiglia, ma alle prese con un lavoro un po' noioso (anche se sicuro e ringraziamo il cielo), con risultati di esami medici che preoccupano e che non arrivano, con una quotidinità un po' stantia, mi scopro a inviadiare non poco i ragazzini che scendono dalle corriere dopo la scuola; e mi auguro, per loro, che non siano così occupati tra cellulari, filmati, mail e PS2 da non vivere il periodo di meravigliosa agonia e struggente esultanza che è l'adolescenza. Un periodo che va vissuto e gustato, fino in fondo, perchè prima o poi grandi ci si diventa e tornare indietro non è possibile. Non mi interessano le prime rughe o i fianchi che inesorabilmente si allargano. Mi dispiace aver perso quel dare importanza a tutto, come quando da bambina stavi in ansia giorni interi solo perchè Mirko e Licia avevano litigato; quelle sensazioni amplificate e a volte esasperate: il primo bacio, il cui solo ricordo ancora mi fa chiudere lo stomaco, il primo rifiuto, la prima volta che ti sei fatto scappare un ragazzo carino che chissà perchè brucia ancora oggi più dell'ultimo contratto non concluso. Certo gli ormoni in subbuglio ci mettevano del loro, ma credo fosse anche dovuto al fatto che tutto era nuovo, che tutto era da scoprire e noi ci sentivamo i padroni del mondo.Beh io mi ci vorrei risentire così.Quand'è che una penna è diventata una semplice penna?