« VOGLIO. | RICCARDO Pt.2 » |
Post n°5 pubblicato il 27 Giugno 2012 da Desperation4
Riccardo non sapeva quanto male mi faceva quel suo grosso cazzone ogni volta che mi penetrava. Lo faceva con forza, con foga e dopo i primi duri colpi, quel mio piccolo buchetto non sopportava piu la potenza animale di quel membro. Era davvero grosso, non tanto lungo. Il problema era proprio il diametro e quel suo cappellotto che scavava sempre di piu nelle profondita' del mio culo quasi dovesse trovare un tesoro alla fine della galleria. Non potevo neppure sottrarmi a quella tortura, persino una puttana come me lo definiva una tortura. Un cazzo di quelle dimensioni e un uomo con quella cattiveria in corpo non potevano coesistere. Riccardo era il capitano della squadra di calcetto della palestra dove mi ero iscritto. Non che io abbia mai fatto calcetto o ne fossi anche minimamente interessato, il calcio e' un gioco da uomini, quegli uomoni schifosi che sudano, si sporcano e poi non hanno problemi a metterti le mani addosso, proprio come Riccardo. Non per niente lui ne era pure il capitano. La squadra faceva il mio stesso orario in palestra e così spesso ci si trovava negli spogliatoi insieme. Guardavo volentieri lo sfilare di quei piselli flosci e orgogliosi quando si spogliavano ed andavano a fare la doccia. Quello di Riccardo spiccava su tutti e spesso era motivo di scherzo con un tacito senso d'invidia. Scherzi da maschi contadini e senza cervello. Ma tutto quel vedere uccelli mi faceva andare oltre ai loro discorsi e, a turno, mi offrivano fantasie sfiziose alla sera quando mi masturbavo nella mia camera da letto. Mentre son a farsi la doccia e non si vede nessuno nelle vicinanze, afferro quei pantaloncini impregnati di sudore, quelle mutande che sanno da selvaggio di uomo. Di quell'odore sporco che solo un uomo puo' produrre. Guardo i peli incastrati alle fessure, le macchie che il loro liquido ha lasciato sulla stoffa. Ho voglia di farmi cavalcare da tutti loro. E forse una parte di quel desiderio espresso inconsciamente e' stato esaudito. Una domenica sera, mentre la squadra era in doccia ed io ero intento a soddisfare quella fame di cazzo, Riccardo entrò nel spogliatoio proprio mentre stavo annusando due boxer ancora umidi. Il panico mi sorprese e iniziai a farfugliare scuse che neanche lontanamente avrebbero nascosto ciò che stavo facendo. Stranamente non ebbe reazioni, si limitò a dirmi di attendere. Rimasti soli in quella stanza ancora piena di odori umani, Riccardo si avvicino a me con movimenti lenti, mi guardava dall'alto mentre stavo seduto sulla panca di legno e in lui sembrava crescere la consapevolezza di avermi in pugno. Se avesse rivelato il mio "segreto" a qualcuno della squadra, credo di avrebbero ammazzato di botte. Si limitò a fissarmi con i suoi occhi marroni, la fronte ancora sudata, la divisa a strisce rosse e gialle ancora sporca di terra e dalla sua bocca uscirono queste parole: "Ho sempre desiderato sfondare il culo ad un ragazzo, ed ora tu sei completamente mio"... |
https://blog.libero.it/LICKINLOLLIPOPS/trackback.php?msg=11413892
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
|
|
|
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Desperation4
il 12/02/2013 alle 20:40
Inviato da: TIDUS1986
il 12/02/2013 alle 13:55
Inviato da: Desperation4
il 10/02/2013 alle 23:19
Inviato da: esseemmee_2011
il 10/02/2013 alle 23:15
Inviato da: fata_delweb
il 03/11/2012 alle 01:46