Immobile è il mare ...
non rumoreggiano le onde,
i gabbiani sazi dell'ingordigia del giorno
ancheggiano sull'arenile caldo
e stanchi s'abbandonano al tramonto.
Immota è l'aria, greve nella calura
s'impregna del soffio dello scirocco
madido di sudore della terra.
Nembi oscuri tingono d'inchiostro
il cielo, affollano gli spazi siderei
e danzano in attesa che i tamburi celesti
battano il tam tam della tempesta
incendiando la volta minacciata
dal mutevole incombere.
Felpati aliti attraversano sentieri
mai calpestati dal respiro dell'universo
e dalle gallerie dell'anima, inseguono
i moti dei sensi sopiti nel silenzio
che indossa il surreale estendersi del tempo,
fermo ad accogliere il tumulto della natura
che si ridesta nella tempesta e spazza l'inerzia.
La quiete arresta lo sguardo
e lo conduce nel suo giaciglio immoto,
la tempesta muta lo scenario del teatro
e conduce lo sguardo ...
a guardare oltre l'immobilità
delle proprie ombre celate.
Inviato da: depascapaolo
il 01/12/2013 alle 18:36
Inviato da: zanzy90
il 28/11/2013 alle 10:32
Inviato da: Jenn_a
il 22/11/2013 alle 14:07
Inviato da: zanzy90
il 20/11/2013 alle 10:52
Inviato da: zanzy90
il 18/10/2013 alle 10:04